Si tratta del progetto Erasmus plus che vede coinvolta la scuola marsalese e l’Istituto Ilon Saint Jacques di Namur che hanno realizzato e-book su ricette, storie e folklore dei due paesi.
“L’obiettivo prioritario del Progetto Erasmus “Tradi Ali Culture” è uno scambio di conoscenze e buone pratiche inserite in un partenariato strategico tra l’Istituto Alberghiero Damiani di Marsala e l’Istituto Ilon Saint Jacques di Namur in Belgio. A tale scopo, lo scorso anno, nei due istituti, è stata effettuata una prima fase di selezione dei partecipanti (17 alunni italiani e 17 belgi) sulla base dei dossier realizzati dagli studenti. Lavori su una ricetta o un prodotto legati a una tradizione o folclore regionali ora accessibili a tutti sul sito www.comenius-marsala-namur.com”. Così la docente referente Enza Schirò ha spiegato il progetto che ha visto la scuola diretta da Domenico Pocorobba diventare ponte tra la tradizione culinaria siciliana e quella belga. “La seconda fase ha previsto la traduzione, da parte degli alunni guidati dai propri insegnanti, dei dossier in francese, italiano e inglese o olandese, allo scopo di inserirli in un e-book di ricette, sempre fruibile sul sito già menzionato – continua la professoressa -. Terza fase del progetto: le mobilità. La prima ha previsto lo spostamento a Marsala dei 17 studenti belgi selezionati, accompagnati dai loro docenti di settore, venuti qui per spiegare e insegnare ai nostri studenti le loro ricette. A chiusura dell’esperienza nei giorni scorsi si è organizzato, presso l’Istituto Damiani di Marsala, un “salon-expo” che ha visto all’opera gli studenti belgi che hanno preparato 17 ricette, espressione della tradizione e cultura gastronomica belga. La seconda parte delle mobilità prevede la visita a Namur in Belgio degli studenti del Damiani di Marsala dal 19 al 29 aprile 2017. Durante il soggiorno belga gli alunni italiani insegneranno ai loro amici belgi le specialità siciliane. L’attività si concluderà con l’organizzazione del salon-expo il 24 aprile presso l’istituto Ilon Saint Jacques di Namur. La prima fase del progetto si è svolta nell’Aula Magna dell’Istituto Damiani dove sono stati serviti due menu consistenti in dieci assaggi di specialità belghe accompagnate dalla famosa birra chimay, un gustoso viaggio nel cuore della gastronomia belga. I docenti di sala Piazza Vincenzo e Somellini hanno ideato due percorsi per servirsi ai buffet creando una ordinata e fruibile gestione delle portate, servite con professionalità dagli alunni partecipanti, mentre i proff. Piazza Gaeteno e Caruso Giuseppe hanno lavorato con gli alunni e i colleghi belgi, Michel Libois, Philippe Vanuscorps, Camille Beaufays, Helene Hibo in cucina e pasticceria deliziando il palato dei numerosi ospiti”. All’evento interculturale hanno partecipato il sindaco Alberto Di Girolamo, il vicesindaco Agostino Licari, l’assessore Anna Maria Angileri, il dirigente del Libero Consorzio di Trapani Diego Maggio e ovviamente il dirigente scolastico Domenico Pocorobba, con la professoressa di francese Enza Schirò, che ha seguito la gestione e realizzazione del progetto e ha consegnato gli attestati di partecipazione sia agli alunni e docenti belgi che agli alunni e docenti italiani.
“È stata una bella esperienza di scuola – hanno aggiunto gli organizzatori –, infatti gli alunni hanno lavorato in laboratorio in coppia : un alunno belga e un alunno italiano. Il primo giorno i belgi hanno realizzato le ricette da soli illustrando ai colleghi italiani i procedimenti ,il secondo giorno hanno preparato gli alunni italiani sotto la supervisione degli studenti belgi, il terzo giorno, tutti insieme hanno realizzato i menu ed è stato bello questo scambio di saperi nel più genuino spirito di amicizia nonostante qualche difficoltà di comunicazione, ma questi progetti servono proprio a questo cioè a migliorare le competenze linguistiche e professionali e a crescere come cittadini europei nonostante le diversità. Da segnalare, inoltre, che alcuni studenti belgi sono stati ospitati in famiglia dagli alunni italiani con cui hanno condiviso intense giornate di lavoro oltre che divertimento. E’ stato edificante per noi docenti registrare l’entusiasmo degli alunni e notare come, da un’iniziale difficoltà, con il trascorrere dei giorni si è passati ad una gioia contagiosa e si sono instaurati legami di amicizia. È evidente la ricaduta positiva sulle conoscenze e competenze di tutti gli alunni coinvolti, infatti essi oltre a scambiarsi conoscenze e competenze soprattutto collaborano nel segno del vero spirito europeo: pur nella diversità e varietà delle culture e tradizioni sentirsi ed essere cittadini europei, formati ad un sano ed autentico spirito comunitario”.