Torna dal 12 al 19 marzo, a Salemi la Festa di San Giuseppe. Un programma ricco e variegato per valorizzare un rito che affonda le proprie radici nel folclore e nella cultura contadina. Salemi metterà in mostra anche nell’edizione 2017 i celebri Altari di pane così come le Cene, nate come ex voto dedicato al Santo, in cui si potranno degustare centinaia di piatti tipici della tradizione. Per visitare Altari e Cene ci sarà tempo fino al 26 marzo.
“I festeggiamenti in occasione di San Giuseppe sono ritornati ad avere uno spazio centrale nella vita di Salemi e del territorio – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Non potrebbe essere altrimenti, se si considera che sono un concentrato di tradizione, sacra e profana, profondamente legato all’evoluzione popolare della nostra città. Accanto alla maestria artigiana ed artistica della lavorazione del pane, ricca di simbologie legate anche alla tradizione contadina, abbiamo via via potenziato l’aspetto enogastronomico legato alle centouno pietanze tradizionali, cibi tipici fatti con i prodotti stagionali della nostra terra. Il tutto all’interno del nostro splendido centro storico, certificato come uno dei borghi più belli d’Italia, addobbato di pane artistico per l’occasione”.
Secondo Venuti si tratta di “un connubio che mette insieme le nostre bellezze architettoniche e artistiche con le opere di pane, valorizzando al meglio entrambe. Un modo per fare di una festa un evento culturale ed artistico, una vetrina che ci accompagnerà nella sfida molto più ampia e generale, complicata e avvincente allo stesso tempo, di costruire un percorso stabile di sviluppo turistico ed economico per Salemi”.
La manifestazione inizia domenica 12 marzo: a partire dalle 8, in piazza Libertà con il primo raduno dei Pani Mtb Salemi, e un percorso di circa 35 chilometri che prevede un giro in mountain bike per le vie del centro storico, fino a raggiungere il vicino Bosco della Baronia. Dalle 17.30, al Castello Normanno Svevo, ci sarà l’inaugurazione della terza edizione della mostra “Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane” ideata e curata da Giuseppe Maiorana, in collaborazione con il Polo Museale regionale d’arte moderna e contemporanea-Palazzo Riso e il dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo. La mostra si prolungherà fino al 9 aprile. In mostra gli artisti: Gabriele Gandolfo David, Pablo Dilet, Sandro Scalia, Maria Grazia Inserillo che hanno realizzato una residenza producendo opere site specific e la coppia Umberto Leone e Ute Pika e il Micromuseo del Grano e del Pane, ospiti di questa edizione. Saranno due i laboratori educativi e del pane (dal 14 al 26 marzo): “Educational tra la simbologia dei pani e le cene”, a cura della Pro Loco di Salemi, e il “Laboratorio dei saperi e dei sapori”, per le scuole primarie, a cura di Associazione Creative Lab.
Il 17 e 19 marzo sarà il momento del teatro-narrazione, con il percorso narrativo per San Giuseppe, a cura di Giacomo Guarneri, dell’associazione “La pentola nera” e in collaborazione con l’associazione “Peppino Impastato”. Non mancheranno i momenti musicali: il 17 marzo si esibiranno i Zagara n’ciuri, mentre il giorno dopo, dalle 18, toccherà al gruppo folkloristico Sicilia Bedda e a Oriana Civile, accompagnata da Nino Milia. Il 19 invece ci saranno i Zajal Ensemble con SALEM canti della tradizione siciliana, ebraica, araba e andalusa.
Sempre tra il 17 e il 19 marzo, in piazza Dittatura, i turisti potranno anche assaporare la pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe nella degustazione a cura dell’associazione Ristoratori Aliciensi.
E poi ancora: mercatini di primavera, mostre di acquerelli e di fotografia, momenti di riflessione e confronto con un talk con i sindaci e le realtà
territoriali. Altro momento clou domenica 19 marzo alle 16 quando, in piazza Dittatura, ci sarà un collegamento via skype con la comunità salemitana in Canada. Insomma, giorni intensi e ricchi di arte in ogni sua espressione.
“La festa di San Giuseppe – spiega Giuseppe Maiorana, assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo – è un momento importante per Salemi e per questa amministrazione che ha voluto rilanciarla offrendo un cambio di tendenza rispetto al passato. Siamo convinti che la programmazione intrapresa sia una grande opportunità per fare incoming turistico, un arricchimento dell’offerta in questo anno dedicato ai borghi e un’ulteriore occasione per la nostra comunità. Una festa che in primis è rivolta alle generazioni future ma senza dimenticare per questo la storia, accostando alla tradizione delle cene diversi momenti culturali, di riflessione e di educazione: la musica popolare, l’arte contemporanea, la narrazione, i saperi e i gusti locali”.
La “Festa di San Giuseppe. Contemporanea tradizione” è una manifestazione realizzata con il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana.