“Nel lontano 2009 non volli che il reparto di cardiologia di Mazara del Vallo venisse accorpato con quello di Castelvetrano, per la chiusura dell’Abele Ajello, quando la logica, la spending review, la crisi di personale avrebbero voluto il contrario, e lo feci proprio per indicare chiaramente la volontà di riaprire l’ospedale, e ora dovrei farlo, quando siamo sulla linea del traguardo per inaugurare a Mazara un nuovo ospedale, moderno ed efficiente? Si tratta solo di un accorpamento funzionale provvisorio di due reparti ubicati in piani diversi dello stesso nosocomio, per razionalizzare il lavoro in questo momento di emergenza”.
Lo dichiara il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola precisando che “Il provvedimento che abbiamo preso serve a garantire i Lea, i livelli essenziali di assistenza, e consente al personale sanitario, soprattutto quello infermieristico in questo momento particolarmente deficitario, di potere esercitare il diritto alle ferie. Una decisione già presa negli anni scorsi per diverse unità operative della provincia. E anche quest’anno non sarà l’unico caso, in attesa che arrivi l’input all’azienda dall’assessorato per procedere all’avvio delle procedure concorsuali”.
Per Luigi Sicurella, responsabile del dipartimento di Medicina dell’ASP, a cui afferiscono le due unità operative, “questo consentirà di migliorare e potenziare l’assistenza cardiologica nell’area di emergenza-urgenza di Mazara del Vallo, e garantendo ai pazienti lo stesso servizio presso l’ospedale di Castelvetrano. Un lavoro di razionalizzazione identico a quello effettuato parallelamente con i reparti di otorino, oculistica e urologia dell’ospedale di Trapani, anch’essi accorpati funzionalmente”.