Baldo Gucciardi, Paolo Ruggirello, Santi Formica, Francesco Cascio, Gaspare Vitrano e Edoardo Leanza sono finiti nel registro degli indagati della Procura di Palermo. L’accusa, per i sei esponenti politici, è di abuso d’ufficio. La vicenda risale al 15 dicembre del 2010: in quella data, i politici in questione facevano parte dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e, in virtù di tale incarico, firmarono un atto che assegnava scatti e arretrati a una decina di dirigenti, includendo anche l’indennità relativa al servizio militare. Un passaggio che ha consentito ad alcuni burocrati regionali (gente che gode già di retribuzioni lorde annue superiori ai 300 mila euro) di poter usufruire di un ulteriore bonus di 500 euro al mese. Fino al 2010, le richieste dei burocrati interessati al riconoscimento del servizio militare erano state declinate: nel 1997 l’allora presidente dell’Ars Nicola Cristaldi diede parere negativo e anche il Tar respinse il ricorso. “Ci siamo attenuti al parere di una commissione presieduta dall’ex vicepresidente dell’assemblea regionale Camillo Oddo”, replica Cascio, spiegando di non voler entrare nel merito di tale orientamento. Nel frattempo, Vitrano e Leanza non fanno più parte dell’Ars, mentre gli altri 4 sono stati rieletti: Gucciardi è diventato assessore alla sanità, Ruggirello (ora in orbita Pd) ricopre il ruolo di deputato questore, Cascio è passato da Forza Italia al Ncd e Santi Formica è stato rieletto con la Lista Musumeci.
L’indagine giudiziaria è partita da un esposto anonimo.