La Super Zes sta per diventare una realtà concreta in Sicilia. Pilastro della legge di Stabilità, la Zona Economica Speciale Unica sull’Isola promette di essere un volano per le imprese locali, grazie a semplificazioni burocratiche e incentivi mirati. L’argomento aveva già catturato l’attenzione nei primi mesi del 2025, con lunghe discussioni in III Commissione Attività produttive, presieduta da Gaspare Vitrano, e successivamente è riaffiorato nel Defr e nella versione embrionale della Finanziaria 2026. L’articolo 4 della Manovra, al centro di numerosi dibattiti a Sala d’Ercole, stabilisce che la Super Zes potrà supportare le nuove imprese con contributi a fondo perduto, incentivi fiscali e procedure semplificate per gli investimenti. La misura, finanziata fino a 200mila euro per ciascun esercizio 2026-2028, si avvale delle facoltà introdotte dalla legge nazionale sulla Zes Unica, attiva dal 1° gennaio 2024, con l’obiettivo di attrarre capitali e creare occupazione. Secondo le norme, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, l’assessore regionale alle Attività produttive, insieme a quello all’Economia e alle Autonomie locali, dovrà proporre protocolli e convenzioni per individuare procedure semplificate, norme di riferimento e amministrazioni coinvolte. Tra le novità previste c’è anche l’istituzione di misure di legalità nelle aree interessate.
Un ruolo anche per la Provincia di Trapani e la Sicilia Occidentale
La Provincia di Trapani, come parte integrante della Sicilia occidentale, potrà beneficiare direttamente della Zes Unica. I distretti produttivi locali (25 in tutta l’Isola) e gli agglomerati industriali (oltre 30) potranno accedere agli incentivi previsti dalla legge, con particolare attenzione agli investimenti che creano occupazione stabile sul territorio. Per il 2026, è stato stanziato un fondo regionale da 10 milioni di euro, gestito dall’assessorato all’Economia, destinato alle agevolazioni per operatori economici che mantengano almeno un’unità produttiva attiva per cinque anni consecutivi.
Cos’è la Zes Unica
La Zes Unica, istituita dal Decreto Sud (dl 124/2023), unisce le otto Zes preesistenti in un unico strumento, con l’obiettivo di coordinare meglio le risorse e rendere le aree più attrattive anche a livello internazionale. Attiva dal 2021, la Zes ha già prodotto significativi risultati: tra 2022 e 2023 le 8 Zes italiane hanno attratto quasi 2 miliardi di euro in investimenti e generato oltre 6mila posti di lavoro diretti. La Sicilia, con le Zes di Sicilia Orientale e Occidentale, ha raggiunto complessivamente 197,5 milioni di euro di investimenti attraverso 52 autorizzazioni uniche. La governance della Zes Unica è stata rafforzata nel 2023 con una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinata da un unico responsabile, con funzioni di indirizzo, monitoraggio e rilascio delle Autorizzazioni Uniche. Il Piano Strategico della Zes, approvato nel 2024, prevede lo sviluppo industriale mirato e strumenti di supporto alle imprese già presenti sul territorio.
Primo anno di operatività della Zes e primi risultati
Nel primo anno di operatività della Zes Unica del Mezzogiorno, sono state rilasciate 620 Autorizzazioni Uniche, con un incremento del +122,2% rispetto al periodo precedente, confermando la centralità della Sicilia e della Provincia di Trapani nello sviluppo economico e nella crescita degli investimenti. L’istituzione del nuovo Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri rafforza ulteriormente la governance, garantendo un ruolo strategico alla Zes Unica, sostenuta da uno stanziamento complessivo di 2,3 miliardi di euro nella Manovra 2026. La Zes Unica rappresenta dunque un’opportunità concreta per le imprese siciliane e per i territori della Provincia di Trapani, stimolando occupazione, attrattività degli investimenti e sviluppo industriale sostenibile.