C’è una tradizione che resiste ai cambiamenti del tempo: è quella delle letterine con i desideri rivolti a Babbo Natale che si rinnova, in questi giorni, in ogni angolo del mondo. Anche in provincia di Trapani, sono centinaia le missive indirizzate al Polo Nord che transitano nei circuiti di Poste Italiane. Letterine che, affidate alle cassette rosse, ai portalettere e agli sportelli degli uffici postali, “teletrasportano” sogni, paure e speranze dei bambini. Tanti i temi ricorrenti in tutta la Sicilia, come lo stop alla guerra, la salute per i familiari, la tutela dell’ambiente – a partire dalle strade del proprio quartiere – e il diritto all’istruzione per tutti i bambini. Quest’anno anche la violenza e i femminicidi sono temi sensibili nelle riflessioni dei più piccoli, riflessioni sulle quali gli adulti non potranno che soffermarsi.C’è anche chi si affida a Santa Claus per desideri più personali, chiedendogli di preservare il dono e il valore dell’amicizia. “Caro Babbo Natale, fai in modo che la mia migliore amica non se ne vada mai, perché è il regalo più bello che la vita potesse farmi”, scrive Marisol che sceglie di non avere doni materiali ma esprime un desiderio legato alla sfera personale.Poi c’è chi invece, come la piccolissima Delia, dopo una lunghissima lista di regali che va dai trucchi ai vestiti per sé e le sue bambole, chiede un po’ di pace nei luoghi del mondo in cui manca, soprattutto per aiutare i più piccoli come lei. Vari i temi emersi, che mostrano profonde sensibilità e anche differente empatia.
Le buste multicolore indirizzate a Babbo Natale arrivano numerose ogni anno, segnale che tra le nuove generazioni l’amore per la scrittura non è del tutto tramontato.Certamente quello della lettera per Babbo Natale continua a rappresentare uno dei momenti più belli delle festività natalizie e a custodire i sogni e i desideri più intimi. I temi, sempre legali anche all’attualità, confermano la straordinaria capacità dei bambini di osservare ed interpretare la contemporaneità, anche nei suoi aspetti più dolorosi e a volte legati al contesto urbano di riferimento.