L’Associazione e comunità creativa “La Città che Vorrei” e il Comune di Marsala, che ha concesso il suo patrocinio, lanciano la seconda edizione del concorso di idee “La Città che Vorrei”, riservato alle scuole lilibetane, (primarie e secondarie di primo grado).
Per partecipare gli studenti dovranno elaborare lavori creativi sui temi della cura, della progettazione e della rigenerazione degli spazi verdi, come piazze, viali, aiuole, tetti verdi, parchi, giardini, frutteti e orti urbani. Particolarmente apprezzata sarà l’attenzione data al dialogo intergenerazionale, ad esempio integrando la visione dei ragazzi con quella dei nonni. La scadenza è fissata al 23 gennaio 2026, con consegna dei lavori entro il 6 febbraio. Una commissione valuterà le opere per originalità, esecuzione e impatto sociale.
Alla luce del successo della prima edizione, conclusasi con la premiazione avvenuta ad aprile 2025 in occasione dell’evento Innocrea e grazie all’interesse e al supporto di diverse aziende del territorio, l’associazione “La Città che Vorrei” invita dirigenti scolastici e docenti ad incoraggiare la partecipazione degli alunni, a sostenerli nella realizzazione di opere che rappresentino i loro sogni e bisogni in qualità di cittadini di oggi e di domani.
Obiettivo dell’iniziativa: in collaborazione con gli stakeholder punta a riqualificare uno o più siti del territorio con progetti di rigenerazione urbana e culturale, al fine di farne dei centri di aggregazione e scambio per la crescita della comunità, creando nuove opportunità in vari ambiti, dalla realizzazione di progetti e iniziative alla formazione di nuovi talenti, dalla diffusione di buone pratiche all’inclusione sociale.


“Desidero ringraziare la dottoressa Donatella Ingardia e l’Amministrazione per il supporto a questa iniziativa, che culminerà nella seconda edizione di Innocrea, il format rivoluzionario che abbiamo introdotto nella nostra Città e che, nel nome della creatività e dell’innovazione, unisce e integra diversi mondi come quelli dell’arte, della tecnologia, della formazione, della valorizzazione delle eccellenze locali, della rigenerazione urbana”, afferma Giovanni Di Girolamo.
In pochi anni di vita e confrontandosi con molte difficoltà, la Città che Vorrei è diventata una realtà molto apprezzata. Ha introdotto un innovativo approccio di partecipazione proattiva, investendo in collaborazioni, competenze e nuove metodologie, ritenute fondamenti di una Città decorosa, sostenibile, inclusiva, orientata a soddisfare il benessere e i bisogni delle persone.
Conclude Di Girolamo: “La Città che Vorrei crede e investe nello sviluppo del territorio, in nuove idee ed approcci. La porta dell’associazione è aperta a cittadini, associazioni, imprese. Abbiamo bisogno della collaborazione dei creativi, degli innovatori, dei cittadini attivi che, come noi, vogliono che le proprie idee siano ascoltate e valorizzate, che vogliono aprirsi alla collaborazione per realizzare progetti concreti a beneficio di tutta la comunità”.