Trapani, il Consiglio comunale torna a discutere del porto: (prima) unità d’intenti

redazione

Trapani, il Consiglio comunale torna a discutere del porto: (prima) unità d’intenti

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domenica 07 Dicembre 2025 - 08:32

Trapani torna a confrontarsi sul destino del suo porto nel luogo più simbolico della democrazia cittadina: l’Aula di Palazzo Cavarretta. Una seduta straordinaria e in forma di adunanza aperta, convocata dal Consiglio comunale, ha riunito ieri pomeriggio amministratori, operatori, imprese, associazioni di categoria e rappresentanti istituzionali. Un appuntamento atteso da mesi, in una città attraversata dal dibattito sul futuro dello scalo, tra dragaggi incompleti, pescaggi insufficienti e investimenti che faticano a concretizzarsi. Il porto di Trapani chiede risposte, risorse e scelte politiche nette. L’Aula di Palazzo Cavarretta, almeno per un giorno, ha parlato con una sola voce. Ora il testimone passa alle istituzioni chiamate a intervenire.

Un confronto chiesto dal territorio

La richiesta di una discussione pubblica era arrivata a più riprese dal mondo produttivo. Il confronto, giudicato costruttivo da tutte le componenti presenti, ha portato alla definizione di un ordine del giorno unitario, sostenuto anche dagli operatori portuali convocati in Aula: un documento che invoca un cronoprogramma chiaro, procedure semplificate e una governance finalmente coordinata tra Autorità di Sistema Portuale, Capitaneria di Porto, Comune, Regione e Ministeri competenti.

Il nodo cruciale: pescaggi ancora insufficienti

Al centro della seduta, le criticità tecniche e infrastrutturali che frenano la piena funzionalità dello scalo. Il pescaggio, ancora fermo a circa 8 metri, è giudicato inadeguato rispetto alle esigenze del traffico mercantile contemporaneo. A ciò si aggiungono il rallentamento dei dragaggi, l’incompleta operatività delle banchine Isolella e Ronciglio, la sospensione di alcune opere strategiche e una distribuzione delle risorse ritenuta squilibrata all’interno dell’Autorità di Sistema.

La posizione del presidente della Riccardo Sanges

Un quadro sintetizzato con chiarezza da Gaspare Panfalone, presidente della Riccardo Sanges & C. e delegato provinciale ASAMAR Sicilia, che ha richiamato la necessità di “uno spirito di trasparenza, un vero palazzo di vetro, per affrontare con serietà il futuro del porto”. Panfalone ha sottolineato come “quasi il 90% delle risorse gestite dall’Autorità di Sistema sia stato destinato a Palermo, mentre Trapani ha ricevuto fondi insufficienti e vede interventi incompleti, come dimostra il pescaggio ancora fermo a 8 metri”. Le verifiche tecniche avrebbero inoltre smentito “dati ottimistici” sulle profondità reali, confermando criticità strutturali. Da qui la richiesta di un Consiglio straordinario e l’impegno a incontrare il commissario dell’Autorità di Sistema il prossimo 12 dicembre, in un percorso che punta a “rendere il 5 dicembre 2025 una data di svolta per lo sviluppo del porto di Trapani”.

L’ordine del giorno: obiettivi, scadenze, richieste

Il documento approvato dal Consiglio comunale rappresenta un primo passo verso un percorso condiviso. Tra i punti principali:

  • richiesta all’Autorità di Sistema di un cronoprogramma dettagliato sui dragaggi delle banchine Isolella e Ronciglio e del bacino di evoluzione;
  • obiettivo immediato di raggiungere 9,5 metri di pescaggio operativo a Isolella e 10 metri a Ronciglio Est;
  • un rapporto aggiornato sulla funzionalità delle banchine danneggiate e sui limiti di pescaggio effettivi;
  • un aggiornamento cartografico ufficiale;
  • chiarezza sulla realizzazione del nuovo ponte a campata unica, con portata minima di 250 tonnellate;
  • revisione delle tariffe portuali, per renderle competitive nel Mediterraneo;
  • istituzione di un Tavolo Permanente di Confronto tra Autorità Portuale, Capitaneria, Comune, operatori, imprese e sindacati, con funzioni di monitoraggio, verifica dei fondali e promozione dello scalo.

La seduta si è conclusa con due date già fissate: 9 dicembre a Sala Sodano e 12 dicembre presso l’Autorità di Sistema Portuale. Due passaggi chiave per trasformare gli impegni in atti concreti.

Fratelli d’Italia: “Il porto è un asset strategico internazionale”

Nel dibattito intervenuto anche Fratelli d’Italia, che ha espresso piena soddisfazione per l’esito del Consiglio straordinario. Alla seduta hanno partecipato il coordinatore comunale Farsaci, l’on. regionale Bica e il deputato europeo Razza, confermando, si legge nella nota, “... la compattezza del partito e la disponibilità a mettere in campo tutti i livelli istituzionali per sostenere una visione di sviluppo strategico del porto di Trapani”. Il partito ha ribadito la volontà di individuare ulteriori linee di finanziamento qualora necessario, il monitoraggio costante dell’Autorità di Sistema Portuale, “nel solco del lavoro avviato dall’ex presidente Pasqualino Monti e proseguito oggi dall’on. Annalisa Tardino”, il sostegno a interventi cruciali come dragaggi, riqualificazione del waterfront, completamento del molo Ronciglio e modernizzazione delle aree funzionali. Per Fratelli d’Italia, il porto di Trapani non è solo un’infrastruttura regionale, ma un asset di rilevanza internazionale, con un ruolo naturale nei traffici con i Paesi rivieraschi del Mediterraneo. In questo quadro il partito rilancia il progetto delle “autostrade del mare”, ritenuto essenziale per potenziare i collegamenti marittimi, sostenere le imprese e promuovere la blue economy.

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