Vicenda Cuffaro, l’indignazione del PD Mazara e di Marsala

redazione

Vicenda Cuffaro, l’indignazione del PD Mazara e di Marsala

Condividi su:

venerdì 07 Novembre 2025 - 06:59

Il Partito Democratico di Mazara del Vallo e di Marsala intervengono sulla vicenda relativa all’inchiesta che vede coinvolti il segretario della DC Salvatore Cuffaro, il deputato Saverio Romano e altri sedici indagati. “L’editoriale pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia descrive una Sicilia trasformata nell’“eldorado degli affaristi”, dove scandali, inefficienze e interferenze esterne permeano i livelli più sensibili dell’amministrazione pubblica. Un clima che colpisce in modo particolarmente grave la sanità regionale, con disservizi e criticità che si sono manifestati, come purtroppo sappiamo, anche nei settori più delicati come quello dei referti istologici – scrivono dal PD mazarese -. Mentre esplodono queste criticità, la Regione è travolta dall’inchiesta che coinvolge Cuffaro e Romano, con accuse che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta fino all’associazione per delinquere. Una situazione che getta un’ombra pesante sul governo Schifani, già percepito come incapace di guidare con autorevolezza un sistema complesso come quello sanitario regionale, dove anche le nomine dei primari continuano troppo spesso a essere condizionate da logiche di spartizione politica invece che di merito.

Il PD di Mazara del Vallo chiede pertanto “... una maggiore trasparenza nelle procedure di nomina di dirigenti e primari, basate su merito e competenza, e una presa di posizione chiara del Presidente Schifani, che non può continuare a tacere mentre la stampa racconta una Sicilia preda di reti di comitati politico-affaristici che si spartiscono nomine, potere e denaro, con la complicità di dirigenti compiacenti e talpe, come se gli ultimi trent’anni fossero trascorsi invano. La Sicilia merita un governo serio, credibile e capace di difendere il suo sistema sanitario dai circuiti opachi e dalle pressioni politiche”.

Il PD di Marsala invece afferma: “Qualora le ipotesi investigative venissero confermate, sarebbe gravissimo constatare che pratiche di corruzione e turbativa d’asta possano aver inciso sugli appalti e sulla già complessa gestione e distribuzione delle acque nei bacini della provincia di Trapani. Un sistema idrico inefficiente, fatiscente e datato ha infatti contribuito in maniera determinante alla crisi del comparto agricolo locale, con particolare riferimento alla viticoltura, settore simbolo dell’economia marsalese e trapanese. Intere famiglie vivono ormai una condizione di difficoltà strutturale, aggravata da una gestione scellerata degli invasi artificiali, come la diga Trinità, che ha portato all’abbandono di interi territori e al rischio concreto di desertificazione. È inaccettabile che la gestione delle risorse idriche, bene pubblico essenziale per la sopravvivenza economica e ambientale del nostro territorio, possa essere sacrificata sull’altare di interessi economici o elettorali”.

Il Circolo PD di Marsala auspica che “… la magistratura possa fare piena luce sui fatti nel più breve tempo possibile e ribadisce la necessità che la gestione dell’acqua e delle infrastrutture connesse sia sempre affidata a persone competenti, oneste e di specchiata moralità, lontane da logiche di potere e corruzione. Solo attraverso trasparenza, legalità e competenza sarà possibile restituire dignità e futuro al territorio trapanese”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta