Barbagallo (PD): “Il caso di Cristina Gallo simbolo di una Sicilia al collasso”

redazione

Barbagallo (PD): “Il caso di Cristina Gallo simbolo di una Sicilia al collasso”

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mercoledì 29 Ottobre 2025 - 22:14

Dura presa di posizione del segretario regionale del Partito democratico, Anthony Barbagallo, contro il governo guidato da Renato Schifani. Al centro delle critiche, l’immobilismo dell’esecutivo regionale e il collasso della sanità pubblica siciliana, che torna tragicamente d’attualità dopo la morte di Maria Cristina Gallo, la donna mazarese deceduta l’11 ottobre, mentre – come ha ricordato Barbagallo – “il presidente inaugurava un evento enogastronomico”.La vicenda di Cristina Gallo – ha dichiarato Barbagallo aprendo i lavori della Direzione regionale del Pd Sicilia – è l’emblema di un sistema finito e sfinito. Il diritto alla cura è questione di dignità e di Costituzione, ma in Sicilia la vita dei cittadini è ostaggio di una politica che pensa solo a spartire potere e nomine”. La riunione, presieduta da Cleo Li Calzi e alla presenza della coordinatrice della segreteria nazionale Marta Bonafoni, ha visto la partecipazione della vice segretaria Valentina Chinnici e dei deputati regionali Nello Dipasquale e Dario Safina.

“Un governo paralizzato dai propri conflitti”

Barbagallo non risparmia accuse al centrodestra regionale, definendo l’esecutivo Schifani “paralizzato dai conflitti interni” e protagonista di “un imbarazzante immobilismo”.Il presidente parla di un momento magico per la Sicilia – ha ironizzato – ma ci dica con quale pozione riesce a vedere gli asini che volano. I siciliani assistono a un centrodestra che litiga come in una commedia, salvo poi ricompattarsi quando si tratta di spartire fondi e incarichi”. L’esponente dem ha citato il caso Iacolino, che ha alimentato tensioni nella maggioranza, come simbolo di una gestione “più attenta alle poltrone che ai problemi reali”.

Un ddl per la sanità: “Stop alle interferenze politiche”

Sul fronte sanitario, il Pd annuncia l’imminente presentazione di un disegno di legge sulle incompatibilità e le ineleggibilità per rompere la “cappa di potere politico” nelle strutture sanitarie.
Proporremo – ha spiegato Barbagallo – l’ineleggibilità per i membri delle commissioni invalidi civili, per i dirigenti medici e per le direzioni generali sanitarie e amministrative, estendendo l’incompatibilità anche ai parenti fino al quarto grado”. Il segretario dem ha poi espresso preoccupazione per “l’ombra lunga delle assunzioni gestite attraverso agenzie interinali”, richiamando l’intervento del deputato Dario Safina sui casi del 118 e dell’Azienda Siciliana Trasporti (Ast).

Emergenza sociale e sicurezza: “Il destino dei giovani è scritto nel quartiere in cui nascono”

Un altro passaggio centrale della relazione ha riguardato il disagio sociale e la sicurezza.
In Sicilia – ha detto Barbagallo – il destino di un giovane è scritto nel quartiere in cui nasce o nella dichiarazione dei redditi dei genitori. Troppi ragazzi crescono nella povertà, e per molti il carcere è la prima istituzione che si accorge della loro esistenza”. Il segretario del Pd ha denunciato “la militarizzazione di alcune zone di Palermo”, chiedendo invece investimenti in asili nido, scuole a tempo pieno e spazi sportivi accessibili. “Ha fatto bene Cracolici – ha aggiunto – a convocare una riunione aperta allo Zen per discutere con cittadini e parti sociali”.

Morti sul lavoro: 59 vittime nel 2024

Il segretario dem ha poi ricordato il dramma delle morti bianche”, che in Sicilia hanno già causato 59 vittime dall’inizio dell’anno. “Dietro ogni numero – ha sottolineato – c’è una vita spezzata e una famiglia distrutta. Serve un piano straordinario di controlli, come chiedono Cgil, Cisl e Uil, ma anche una riforma culturale che educhi tutti alla sicurezza”. L’ultimo caso riguarda Romain Supasi Lang, 58 anni, originario del Congo, morto nel catanese travolto da una lastra di vetro mentre lavorava in un’azienda che installa campi da padel.

Verso un’alleanza larga per l’alternativa a Schifani

In chiusura, Barbagallo ha rilanciato la necessità di costruire l’unità del Pd e un fronte alternativo alla destra. “Seguendo l’esempio della nostra segretaria nazionale, stiamo lavorando a una coalizione larga e inclusiva – ha detto –. Già nelle prossime settimane insedieremo un tavolo permanente con le altre forze politiche per coordinare le battaglie comuni e le prossime amministrative”.

Il focus sul Terzo settore

La Direzione regionale ha dedicato infine uno spazio di approfondimento al Terzo settore, con la partecipazione di associazioni e realtà sociali tra cui Libera, Acli, Arci, Cgil, Auser, Laboratorio Zen Insieme e Centro Tau. Obiettivo: raccogliere proposte e costruire un impegno condiviso per affrontare l’emergenza sociale e il disagio diffuso nei quartieri più fragili dell’isola.

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