Si è conclusa l’ultima fase dei test sull’impianto, con le operazioni di flussaggio, ovvero la pulizia e il lavaggio delle condotte e delle vasche. Da oggi il dissalatore di Trapani è quindi tecnicamente pronto a immettere nelle reti idriche l’acqua trattata, in vista dell’inaugurazione ufficiale, prevista entro lunedì, salvo eventuali imprevisti. Con questo passaggio si chiude, con circa due mesi di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale, il complesso iter per la riattivazione dell’impianto, il terzo ad essere rimesso in funzione in Sicilia dopo quelli di Gela e Porto Empedocle, operativi già dalla scorsa estate. L’entrata in servizio del nuovo dissalatore contribuirà ad aumentare la disponibilità complessiva di acqua nell’Isola, con un surplus stimato di 300 litri al secondo garantito dal sistema dei tre impianti.
Il progetto rientra nella strategia delineata dalla task force regionale anti-siccità, guidata da Salvo Cocina, che punta a utilizzare i dissalatori come strumenti di supporto flessibile, attivandoli a pieno regime solo durante le fasi critiche o nelle aree più colpite dalla carenza idrica. Una scelta che mira non solo a garantire l’approvvigionamento idrico, ma anche a contenere i costi energetici e di gestione, poiché la dissalazione resta un processo particolarmente oneroso per le finanze pubbliche.