Il mare di Mazara del Vallo anche quest’anno non parlerà la lingua del Blue Sea Land. Per la seconda volta consecutiva, la manifestazione che per oltre un decennio ha trasformato la città del Satiro in crocevia di popoli, culture e dialogo sul Mediterraneo, non si svolgerà. Né a Mazara, dove è nata e cresciuta, né in altri luoghi. Una pausa che lascia inevitabilmente un vuoto, non solo nel calendario degli eventi, ma anche nell’immaginario collettivo della comunità mazarese. Il Blue Sea Land era diventato negli anni un appuntamento atteso, capace di portare nel centro storico migliaia di visitatori, delegazioni straniere, rappresentanti istituzionali e imprese legate al mare e all’agroalimentare. Mazara aveva trovato in questo format un palcoscenico di respiro internazionale, voluto e ideato nel 2012 dal compianto Giovanni Tumbiolo, allora presidente Distretto della Pesca Co.S.Va.P., oggi presieduto da Nino Carlino.

Parla l’assessora Abbagnato
La notizia della mancata organizzazione è recente: “Lo abbiamo appreso circa una quindicina di giorni fa – ci spiega l’assessore a Cultura, Eventi e Turismo, Germana Abbagnato – me lo ha riferito il sindaco che ha avuto interlocuzioni con Carlino”. “Blue Sea Land è stato sicuramente un evento di punta durante l’anno turistico, ma non solo dal punto di vista turistico – prosegue Abbagnato –. Aveva un suo contenuto e una sua anima, capace di aggregare temi diversi, dalla multiculturalità all’unione dei popoli. C’erano elementi di grande valore socioculturale e spazi di confronto politico che aiutavano a crescere. È uno spazio che rimane vuoto e ci rammarichiamo del fatto che non si sia trovata la determinazione di portarlo avanti”. Dall’amministrazione arriva però un messaggio chiaro: il Comune non ha competenze organizzative dirette. Il brand appartiene al Distretto della Pesca e non alla città. “Va fatta chiarezza – aggiunge Abbagnato –. Noi non possiamo intervenire su un progetto che non è di proprietà del Comune di Mazara del Vallo. Possiamo dare supporto, mettere a disposizione la città, garantire servizi, ma non essere organizzatori o responsabili del progetto. Sarebbe un’invasione di campo non consentita”.
La volontà di riportare il Blue Sea Land a Mazara
Già lo scorso anno, dopo lo spostamento della manifestazione a Siracusa in occasione del G7 Agricoltura e Pesca, l’amministrazione aveva espresso la volontà di riportare l’evento a Mazara. Anche quest’anno il Comune ribadisce la propria disponibilità a collaborare con il Distretto, qualora venisse deciso un rilancio. “Siamo aperti a qualsiasi ipotesi – sottolinea l’assessore –. Tocca al Distretto trovare una nuova dimensione, che possa essere un rilancio o una revisione insieme all’amministrazione. Ci auguriamo che lo facciano, perché da parte nostra la volontà di salvare Blue Sea Land resta intatta”. Nel frattempo la città ha provato a non perdere il filo con il mare attraverso altre iniziative, come il progetto “Tesori dal Blu” promosso nei mesi scorsi dal sindaco Quinci, che ha visto la partecipazione di ministri italiani e stranieri. Eventi che mantengono viva la riflessione sul Mediterraneo, sulla pesca e sulle relazioni internazionali, ma che non cancellano l’assenza del Blue Sea Land. La speranza, conclude l’assessore, è che l’esperienza non venga dispersa: “Il Blue Sea Land ha un passato glorioso che merita di essere custodito. Mazara è pronta ad accoglierlo ancora, qualora ci sia la volontà di farlo rinascere”.