Rivolta Femminile, a Trapani una mostra che trae ispirazione dal territorio

redazione

Rivolta Femminile, a Trapani una mostra che trae ispirazione dal territorio

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giovedì 11 Settembre 2025 - 16:17

Il 12 settembre, presso l’ex Convento di San Domenico di Trapani alle ore 19, si inaugura la mostra collettiva tutta al femminile “Rivolta Femminile. Soggettività femminile nell’arte siciliana contemporanea”. La mostra riunisce venti artiste selezionate dalla curatrice e critica d’arte Anda Klavina. Il focus della mostra è il dissenso femminile (con l’intento di proporre un nuovo rapporto con la realtà, non attraverso l’attivismo, ma attraverso il percorso della rivelazione personale). Gli artisti partecipanti alla mostra: Kristine Alksne, Anitra Berzina, Giulia Bonaldi, Jana Brike, Piera Campo, Mariele Chiara, Helena Grompone, Alessandra Lamia, Savior Lunastorta, Giovanna Miceli, Naomi Middelmann, Jaanika Peerna, Esra Sakir, Joetta Savona, Giovanna Scarcella, Silvia Scaringella, Malgosia Stepnik, Erin Calla Watson, Paula Zvane.

Metà dei partecipanti è composta da artisti siciliani, l’altra metà da autori italiani e stranieri, ognuno con una propria storia di relazione con la Sicilia. La mostra presenta un’ampia gamma di media artistici: pittura, installazione, scultura, fotografia digitale, danza contemporanea e performance, poesia e teatro. Il progetto Rivolta Femminile di Trapani è stato lanciato nel 2023 dalla critica d’arte Anda Klavina, concentrandosi sulle artiste siciliane. Trae ispirazione dall’eredità femminile del territorio di Trapani: il Tempio di Venere a Erice, la teoria di Samuel Butler sulla principessa trapanese Nausicaa come vera autrice dell’Odissea, ma soprattutto l’eredità femminista della pittrice trapanese Carla Accardi. La base teorica della mostra del 2025 è costituita dai testi femministi della compagna di Carla Accardi, Carla Lonzi, in cui l’artista considera le donne come il Soggetto Inaspettato della Storia e le invita a costruire la propria soggettività a partire da un vuoto culturale. “La mostra è un ambiente protetto in cui, in solidarietà con altre artiste, si offre l’opportunità di enfatizzare quegli aspetti non assimilati e quindi autentici dell’identità legati al femminile”, afferma la curatrice Anda Klavina. “Il dissenso femminile in questa mostra non consiste tanto nel mettere in luce le carenze del sistema patriarcale, quanto nella proposta di un nuovo rapporto con la realtà, in cui ciò che prima era invisibile, inascoltato e inosservato diventa accessibile. E questo (secondo Jacques Rancière) è un atto politico”. La curatrice delinea anche l’intento più ampio del progetto: La mia visione è che Rivolta Femminile Trapani diventi una piattaforma internazionale per l’emancipazione femminile attraverso l’arte, dando risalto alle artiste siciliane e offrendo un’opportunità alle artiste straniere di lavorare nell’ambiente siciliano, culturalmente ricco e socialmente generoso. Sono lieta che il Comune di Trapani ci sostenga in questo obiettivo“. Il manifesto della mostra utilizza l’opera di Helena Grompone I Don’t Have A Sword, 2025. Il design complessivo del progetto è opera della designer lettone Eliza Tolstika. La mostra è sostenuta da Comune di Trapani, Ambasciata lettone in Italia, Ville de Lausanne, Estonian Cultural Endowment, Fondazione Capitale Statale della Cultura della Lettonia, Radio 101 Trapani, Studio Porta Ossuna. La mostra è sponsorizzata da Laudicina Srl, A. Occhipinti Srl, Tonno Auriga di Nino Castiglione Srl, Abate Franca Alba Srl, Handball Erice, Trapani in Moda Srl, oltre a sponsor privati.

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