L’Organizzazione non governativa “Nessuno tocchi Caino” entra nelle carceri italiane in un periodo come quello estivo ed afoso in cui le condizioni di vita e di lavoro dei detenuti peggiorano. I dirigenti dell’Associazione, Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, hanno fatto visita già ad alcuni penitenziari siciliani e domani e dopodomani – il 30 e 31 luglio – faranno tappa al “Cerulli” di Trapani e a quello di Favignana. Da Barcellona Pozzo di Gotto a Trapani e Favignana, oltre agli avvocati delle Camere Penali di Marsala e di Trapani, guidate da Francesca Frusteri e Agatino Scaringi, al presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Marsala Giuseppe Spada e al deputato Regionale Stefano Pellegrino, faranno parte della delegazione anche i sostituti procuratori a Marsala Giuseppe Lisella e Diego Sebastiani, il magistrato di sorveglianza di Trapani Andrea Fallo e il giudice onorario Gaspare Sammartano. Alle ore 18 di domani si svolgerà una conferenza presso la Società Canottieri di Marsala.
Obiettivo dell’iniziativa, oltre a verificare lo stato di degrado in cui versano le carceri italiane a causa del sovraffollamento, è anche quello di sostenere la proposta di legge di “Nessuno tocchi Caino” sulla liberazione anticipata speciale, presentata alla Camera da Roberto Giachetti e recentemente ripresa e rilanciata dal presidente del Senato Ignazio La Russa e dal vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. Cresce infatti il tasso di sovraffollamento nelle carceri italiane, giunto al 134,29% con 62.722 detenuti su una capacità effettiva di 46.706 posti (al 30 maggio 2025) e una carenza di almeno 6mila agenti penitenziari rispetto alla pianta organica prevista. L’insostenibilità delle condizioni detentive è restituito anche dal drammatico dato sui suicidi: già 46 tra i detenuti e tre tra gli agenti penitenziari.