Il Consiglio comunale di Salemi ha preso atto del rendiconto 2024, che registra un avanzo di amministrazione pari a 20.082.337 euro, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Tuttavia, gran parte di questo avanzo risulta vincolato: quasi 11 milioni sono confluiti nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, che copre tributi difficili da riscuotere, mentre oltre 3 milioni sono stati accantonati per il contenzioso. Ulteriori 100mila euro sono stati destinati alla copertura di eventuali perdite delle società partecipate. Critico però, il consigliere comunale d’opposizione Dario Verde, che ha sottolineato come “… l’aumento dell’avanzo rispetto al 2023 – da 17,4 a oltre 20 milioni – non sia un segnale di efficienza, ma piuttosto della difficoltà a spendere le risorse programmate”. Secondo Verde, l’entità dell’accantonamento per i crediti di dubbia esigibilità è “… la prova concreta della scarsa capacità dell’ente di recuperare i tributi comunali”.

Il consigliere ha inoltre evidenziato come il collegio dei revisori abbia raccomandato all’Amministrazione comunale di “accelerare la riscossione dei residui attivi”, in particolare quelli precedenti al 2019, anche tramite affidamenti esterni. Verde ha poi ironizzato sull’assenza del bilancio previsionale in aula: “Siamo forse l’unico Comune della provincia senza bilancio”. Intanto, la parte libera dell’avanzo, realmente spendibile per servizi e funzionamento dell’ente, ammonta a soli 61.131 euro.