Si è tenuta a Marsala la presentazione del libro “Traditi” dell’ex magistrato Antonio Ingroia scritto assieme al conduttore televisivo Massimo Giletti. a presentare l’incontro il giornalista Maurizio Macaluso. L’incontro si è tenuto sulla “terrazza del Baluardo Velasco”. “La storia della lotta alla mafia è una storia soprattutto di grandi tradimenti, oltre che di grandi uomini che si sono immolati per la causa – ci ha detto Antonio Ingroia, oggi avvocato – , nel libro racconto le storie di magistrato di sinistra tradito dalla sinistra politica. Una specie di memoriale in cui affida affido ai lettori i miei ricordi e l’esperienza di magistrato”.
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Ingroia nel suo “Traditi” edito da Piemme, racconta le tante vicende del passato che lo hanno visto in prima linea nella procura di Palermo, con i suoi maestri, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, tra misteri ancora irrisolti, omissioni e depistaggi. Accuse neanche troppo velate ai nemici e ai finti amici nelle procure, alle correnti e alla politica, una rilettura amara di cosa sia stata e abbia significato la stagione delle stragi e della Mafia corleonese; delle sue lotte intestine, tra connivenze e ambiguità intollerabili e delle domande senza risposta che ancora avvolgono le morti dei due grandi magistrati siciliani.
Nel corso delle dichiarazioni video che ci ha reso l’ex magistrato cè la sua uscita improvvisa dalla magistratura per il tradimento di quegli ambienti giudiziari e politici che riteneva suoi naturali alleati, nel momento in cui alcune intercettazioni toccano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Conosco bene la città di Marsala dove Nel 1989 sono arrivato come sostituto procuratore, assegnato alla procura di allora guidata da Paolo Borsellino“. Quest’ultimo l’aveva poi espressamente voluto al proprio fianco anche alla procura di Palermo, quando divenne procuratore aggiunto nel marzo 1992, come sostituto procuratore.