“Il Partito Democratico siciliano ha aderito con convinzione alla manifestazione promossa dal M5S. Lo abbiamo fatto perché crediamo fermamente che da questo palco si costruisce l’alternativa alle destre in Sicilia. Perché siamo padroni del futuro. Il passato è alle nostre spalle”. Così Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito Democratico in Sicilia, intervenendo oggi pomeriggio da piazza Bologni a Palermo nel corso dell’iniziativa “Sanità per tutti”, promossa dal Movimento 5 Stelle e sostenuta anche dalle altre forze progressiste. “Sanità per tutti – ha proseguito – come prevede la Costituzione all’art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. I padri costituenti hanno scelto la parola “individuo” per affermare il principio dell’universalità: non cittadino, non lavoratore, ma individuo. Una scelta profonda, che fonda il nostro sistema sanitario nazionale. Questa è la sanità che vogliamo, per cui una grande ministra come Tina Anselmi, la partigiana Tina Anselmi, ha combattuto e istituito il servizio sanitario nazionale con la legge 833/78″.
Barbagallo: “Gravi criticità sanitarie con i governi di centrodestra”
Barbagallo ha poi denunciato con forza le gravi criticità della sanità in Sicilia sotto i governi di centrodestra: “In Sicilia, purtroppo, quel principio di universalità è lontano anni luce. Gli anni della destra al governo regionale sono stati segnati da scandali colossali, come il ritardo dei referti istologici all’ASP di Trapani, una vergogna intollerabile che ha messo a rischio la salute dei cittadini. Oppure la gamba immobilizzata con il cartone, un’immagine che evoca scenari da ospedali di guerra. E non sono mancati neanche gli scandali giudiziari, come quello dei giorni scorsi: l’ennesima prova che in Sicilia la magistratura arriva prima della politica. E il governatore, bontà sua, si è limitato a rimuovere il consulente regionale a capo della cricca”.
Per il PD serve cambio di rotta
Secondo il PD, è tempo di cambiare rotta: “Serve un nuovo modello, davvero orientato alla sanità per tutti. Basta manager nominati per appartenenza politica o per la gestione di pacchetti elettorali. Se vinceremo le elezioni, i manager verranno scelti in base al merito e con selezioni pubbliche. Non possiamo più tollerare che le segreterie politiche dei deputati regionali chiamino direttamente le strutture sanitarie per ottenere agevolazioni, o che operatori sanitari usino il loro ruolo per farsi campagna elettorale. Pensiamo ai componenti delle commissioni per l’invalidità civile candidati nei comuni dove operano, o ai direttori sanitari che si candidano a sindaco nei territori in cui lavorano”. Barbagallo ha concluso rilanciando le priorità del Partito Democratico: “La sfida è garantire il diritto alla salute: avere un pediatra di libera scelta, non passare notti intere al pronto soccorso, non attendere mesi – o un anno – per una visita specialistica. Questo è il nostro impegno: una sanità giusta, pubblica e accessibile a tutti”.