Solitamente si ritiene che quello dei “cento giorni” sia l’arco temporale minimo per consentire a un’amministrazione comunale di muovere i primi passi dopo le elezioni. Verrebbe quindi voglia, a poco più di tre mesi dall’insediamento della giunta guidata da Alberto Di Girolamo, di cominciare a tracciare un primo parzialissimo bilancio su quanto è stato fatto finora. L’impressione, però, è che ancora poco si possa dire sull’attività della nuova amministrazione comunale.
Sicuramente apprezzabili alcuni segnali che sono stati dati fin dai primi giorni (su tutti, l’attenzione alle periferie, alla viabilità, ai servizi pubblici) così come l’impegno che sindaco e assessori stanno mettendo in quest’esperienza, dedicandosi a tempo pieno all’attività amministrativa e agli impegni di rappresentanza istituzionale.
Discutibile però il ritardo con cui si è arrivati all’assegnazione delle deleghe agli assessori e alla soluzione del tormentone relativo alle dimissioni di Enzo Sturiano dalla giunta, dopo l’elezione alla presidenza del Consiglio. Una situazione politicamente imbarazzante che si è trascinata più del dovuto e che, unita ai primi segni di irrequietezza mostrati da altre componenti della maggioranza (a partire dal Pd, il partito di cui, nonostante tutto, Alberto Di Girolamo è ancora segretario comunale) ha fatto scricchiolare non poco la maggioranza di centrosinistra.
Sicuramente poco entusiasmante è stato il calendario dell’estate marsalese: il bando riservato agli artisti locali non ha prodotto i risultati attesi e gli eventi si sono concentrati in poche settimane, riservando serate non certo memorabili ai residenti e ai turisti. E’ pur vero, però, che lo stesso Di Girolamo aveva preannunciato che su questo fronte la sua giunta non aveva trovato “né soldi, né progetti”. Per cui, obiettivamente, non è che si potesse fare molto di più.
Resta da capire, a questo punto, cosa davvero si potrà fare nell’immediato futuro. Le notizie che filtrano sullo stato delle finanze comunali appaiono di giorno in giorno più preoccupanti. Ci vorrà tempo per razionalizzare la macchina, recuperando risorse e individuando progetti su cui puntare per riportare in alto Marsala. Aggiungendo ai necessari calcoli ragionieristici anche il coraggio di puntare sulla creatività e sull’innovazione, preziosi valori aggiunti nei periodi di crisi. Occorrerà un grande sforzo da parte del sindaco e della giunta, ma anche un’unità d’intenti con gli uffici comunali che spesso è mancata.