Si ritorna a parlare di mozione di sfiducia al sindaco. Già negli anni passati, indipendentemente dalla persona fisica che occupava il ruolo erano circolate delle voci in tal senso. Anche nella vicina città di Trapani il sindaco Damiano non se la passa bene. Di mozione di sfiducia hanno parlato diversi Consiglieri comunali di opposizione. “La legge consente di procedere in tal senso – ci ha detto Pino Milazzo capogruppo di Futuro per Marsala -. Non solo per un giudizio amministrativo sull’operato del sindaco. Giudizio che come abbiamo detto più volte rimane pessimo. Ma c’è da valutare anche che il sindaco ormai ha perso da tempo la maggioranza in Aula Consiliare”. Milazzo cita la vicenda del Bilancio dello scorso anno in cui l’atto predisposto dall’amministrazione fu totalmente stravolto dal Massimo Consesso Civico. Anche la vicenda delle Opere Pubbliche Triennali dove alcune proposte del sindaco furono cassate e interventi ritenuti importati dal sindaco finirono per non essere finanziati. Per esempio il Palavetro che dalla provincia era stato dato al comune e che Giulia Adamo proponeva di “rimontare”e collocare nella zona fieristica vicino allo stadio Lombardo Angotta. “Non solo gli atti istituzionali – afferma anche il capogruppo di Forza Italia Pino Carnese – ma anche altre proposte sono state bocciate da quella che era la maggioranza. Ricordo la scellerata proposta di abolire il contributo annuo all’Università di Trapani. Per finire con la mozione di censura approvata dal Consiglio comunale per le reiterate assenze dalle riunioni del Consiglio comunale del sindaco, che ha uno strano concetto degli organismi eletti dalla gente”.
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