Dia: “Cosa Nostra trapanese, tra tradizione e modernità. Messina Denaro resta figura di riferimento”

redazione

Dia: “Cosa Nostra trapanese, tra tradizione e modernità. Messina Denaro resta figura di riferimento”

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martedì 04 Ottobre 2022 - 06:45

“Una mafia tradizionale e moderna allo stesso tempo strutturata e organizzata ad immagine e somiglianza dell’uomo d’onore più ricercato Matteo Messina Denaro”.

Questo il profilo di Cosa Nostra nel trapanese, tracciato dalla Direzione Investigativa Antimafia, che ha appena pubblicato l’ultima relazione semestrale (luglio-dicembre 2021). Come evidenziata anche in passato, la criminalità organizzata nel territorio di Trapani mantiene forti legami con quella palermitana, senza però prescindere dal ruolo del boss castelvetranese, che rimane una figura di riferimento per tutte le questioni di maggiore interesse, per la risoluzione di eventuali controversie e per la nomina dei vertici delle articolazioni mafiose (anche non trapanesi). Dall’altra parte, meritano menzione le varie attività di polizia (concretizzatesi anche in confische e sequestri) che nel periodo considerato hanno colpito la fitta rete di complicità e protezione che Messina Denaro ha costruito intorno a sé.

Riguardo alla struttura organizzativa territoriale non si evidenziano segni di particolare mutamento rispetto al passato. Recenti attività d’indagine evidenziano il carattere “silente e mercantistico” di Cosa Nostra nel trapanese, che continua ad avvalersi anche di frequenti relazioni con il mondo politico ed imprenditoriale, a danno dell’economia legale, già in difficoltà a causa degli effetti dell’emergenza pandemica (cui, nell’ultimo semestre, si sono aggiunto quelli della crisi russo-ucraina).

Le inchieste effettuate confermano come il gaming, il traffico sia tra le attività più in auge per la criminalità locale, in quanto si tratta di un settore “che ben si presta come strumento di riciclaggio dei capitali illeciti oltre che come fonte primaria di guadagno al pari del traffico di stupefacenti, delle estorsioni, dell’usura, etc..Lo sfruttamento di tale specifico settore – si legge nella relazione della Dia – viene realizzato attraverso la tradizionale attività estorsiva ai danni delle società concessionarie oppure infiltrando e controllando direttamente società, punti scommessa e sale da gioco mediante l’intestazione fittizia a prestanome”. Frequenti anche le attività di polizia volte a contrastare il traffico di stupefacenti, il contrabbando di sigarette (sull’asse con la Tunisia).

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