Colpo di scena nel Pd di Marsala: Gesone si ritira, Pace nuovo segretario

Vincenzo Figlioli

Colpo di scena nel Pd di Marsala: Gesone si ritira, Pace nuovo segretario

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giovedì 30 Giugno 2022 - 06:45

Doveva essere l’uomo in grado di unire le anime frammentate del Pd marsalese. E’ invece rimasto vittima dei rancori e dei veti incrociati. Lillo Gesone non è il nuovo segretario del circolo territoriale del Pd. A guidare i democratici lilibetani sarà lo psichiatra Paolo Pace, scelto dal circolo on line “Nilde Iotti”. All’Hotel President è andato in scena, ieri pomeriggio, l’ennesimo capitolo surreale della storia recente del Pd di Marsala. Sulla carta, Gesone era infatti il candidato unitario, rispettato da tutti per il suo impegno costante e concreto nel sociale e sul fronte antimafia. In realtà, lo stesso segretario in pectore si era accorto in queste settimane che le divisioni del recente passato si erano trasformate in autentiche voragini e che difficilmente si sarebbero realizzate le condizioni richieste per la sua elezione. Come preannunciato, dunque, il gruppo “Nilde Iotti” ha presentato la propria mozione con una lista per la direzione, dichiarando di voler comunque sostenere Gesone il quale – però – aveva più volte auspicato una lista unitaria, rappresentativa di tutte le sensibilità. Da qui, la decisione di non firmare la seconda lista. Di conseguenza, il gruppo “Nilde Iotti” si è fatto trovare pronto con il suo “piano B”, proponendo la candidatura alla segreteria di Paolo Pace. A quel punto, Gesone ha comunicato ufficialmente la propria decisione: “Ho provato per tre mesi a unire, non è stato possibile. Non intendo partecipare a nessuna resa dei conti. Siamo appena 120, un piccolo gruppo di persone che dovrebbe ricostruire il Pd. Ritiro ufficialmente la mia candidatura”. Gesone ha poi affermato: “Al di là delle parole al miele rilasciate pubblicamente alla stampa, sono stato attaccato e mascariato privatamente. La verità è che non mi volevano come segretario”. A seguire, diversi dirigenti e tesserati dem (Gaspare Galfano, Giuliana Zerilli, Antonella Milazzo, Giuseppina Passalacqua, Antonella Genna, Rosalba Mezzapelle) hanno lasciato la sala, suscitando forte disappunto tra quanti sono rimasti per eleggere il nuovo segretario.

Agostino Licari

“C’è una parte del partito che non vuole padroni”, ha ribattuto Agostino Licari, con riferimento al peso che i parlamentari della provincia hanno spesso avuto sulle vicende marsalesi. “L’unità non può essere di facciata, ma deve essere costruita giorno per giorno”, ha aggiunto l’ex vicesindaco, sottolineando che sarebbe stato importante procedere alla conta democratica, per capire “se restare muti come negli ultimi due anni o fare opposizione dura all’amministrazione Grillo”. Poi si sono succeduti gli interventi di Beatrice Conegliaro, Clara Ruggieri, Luciano Rosas, Enzo Russo, Nina Pantaleo, Fabrizio Alloro, Nanni Cucchiara, Francesco Tranchida che, con sfumature diverse, hanno difeso la strategia del gruppo “Nilde Iotti”, mentre gli unici interventi critici sono arrivati da Vito Ferracane e Vito Struppa.

Ridotta a 46 partecipanti (su 120 tesserati) l’assemblea ha votato l’elezione di Paolo Pace alla guida del partito. Il nuovo segretario, citando Battiato, ha auspicato “un sentimento nuevo” nel Pd di Marsala, ribadendo come il nuovo corso intenda praticare un’opposizione senza sconti alla Giunta Grillo.

La nuova direzione sarà composta da Linda Licari, Massimo De Vita, Laura Tumbarello, Agostino Licari, Beatrice Conigliaro, Marco Pantaleo, Antonella Bianco, Davide Piccione, Nina Pantaleo, Marco Parrinello, Giuliana Pantaleo, Fabrizio Alloro, Giovanna Tumbarello, Luciano Rosas, Mariella Struppa, Antonino Angi, Lucia Francesca Pellegrino, Antonino Biondo, Mariella Domingo, Francesco Tranchida, Rosaria Maria La Fata, Antonio Aldo Genna, Maria Rita Zerilli, Benedetta Russo, Rosalba Ruggeri.

Alla fine dei lavori, è stato annunciato che nel corso della prossima assemblea si procederà all’elezione del nuovo presidente del Pd di Marsala (in sostituzione di Gaspare Galfano). Nel frattempo, come ha ricordato il dirigente regionale Antonio Ferrante – presente come garante del Congresso – occorrerà pensare anche alle primarie progressiste del 23 luglio e alle liste per le regionali di fine ottobre. Una sfida importante per la nuova segreteria, chiamata a rilanciare un partito che sta vivendo uno dei passaggi più critici della sua storia recente.

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