Con un evento pubblico di restituzione, l’ITET “Garibaldi” di Marsala ha concluso il 20 aprile “Scuola al Centro”, uno dei moduli del PON 2014-2020 (Apprendimento e socialità), progetto di service learning sul marketing del turismo come servizio al territorio, avente per oggetto il nuovo Museo degli Arazzi Fiamminghi di Marsala.
Il progetto ha utilizzato la metodologia didattica del Service Learning, che unisce il Service (la cittadinanza attiva, le azioni solidali, l’impegno in favore della comunità) con il Learning (lo sviluppo di competenze tanto sociali quanto, e soprattutto, disciplinari).
“L’ITET ha sviluppato una buona esperienza nel campo del monitoraggio civico della spesa dei fondi pubblici, nonché nel marketing digitale del turismo – racconta la tutor Giovanna Cennamo -, integrando queste esperienze pensiamo di poter contribuire a valorizzare il patrimonio artistico che è sicuramente uno dei punti di forza del territorio; la nostra città non è più quindi un mero contenitore di beni culturali ma si trasforma in ambiente di apprendimento «fuori per dentro»; mentre la scuola assume una responsabilità sociale realizzando esperienze di cittadinanza attiva”.
“Partendo dall’analisi delle risorse e dei bisogni del territorio – spiega la docente esperta Antonella Milazzo – l’attenzione è stata focalizzata sugli arazzi fiamminghi, vero tesoro artistico della città di Marsala, attualmente privi di una sede. Si è proceduto quindi ad analizzare la loro storia, il loro contenuto e la loro rilevanza storica ed artistica, nonchè il problema della loro collocazione. I ragazzi hanno sintetizzato il loro lavoro in un video e raccontato la loro esperienza con una comunicazione costante sui media locali e sugli account social della scuola. La tecnica del monitoraggio civico ha consentito ai ragazzi di sentirsi parte attiva della comunità, cittadini consapevoli, secondo principi di cittadinanza attiva”.
Il prestigioso parterre di ospiti ha consentito di ripercorrere le vicende e la storia degli arazzi; così, dopo i saluti istituzionali, Don Marco Renda, Arciprete della Chiesa Madre, e l’architetto Carla Giustolisi, vice presidente dell’Associazione Amici del Museo degli Arazzi, hanno parlato della inadeguatezza della vecchia collocazione e delle vicissitudini che hanno accompagnato la progettazione del nuovo museo, chiedendo ai ragazzi di continuare a tenere alta l’attenzione sugli arazzi.
L’architetto Luigi Biondo ha illustrato il progetto del nuovo museo, che presenterà gli standard necessari ad una fruizione ottimale delle preziose opere. Presenti anche molti rappresentanti delle pro loco cittadine e di varie associazioni culturali, l’incontro è stata una preziosa occasione di divulgazione e confronto sugli arazzi e sul nuovo museo, ormai in fase di realizzazione.
“Siamo convinti – ha dichiarato la Dirigente Loana Giacalone – che l’integrazione di una rete ben strutturata valorizzi il territorio e aiuti turismo e marketing. Noi ci immaginiamo all’interno di un sistema educativo locale, regionale, nazionale ed internazionale con l’obiettivo dell’attuazione di un modello formativo caratterizzato dall’integrazione e dal raccordo dei vari luoghi istituzionali e culturali dell’educazione, all’interno del quale, nella comunione di intenti e in un processo di costante interazione, ogni agenzia, pur mantenendo la propria specificità formativa, porti avanti progetti formativi negoziati e condivisi, realizzati grazie ad un’azione sinergica”.