Marsala Calcio, conferenza stampa di Gharbi: “Non possiamo accedere al conto corrente. Rischio, ho porte chiuse”

redazione

Marsala Calcio, conferenza stampa di Gharbi: “Non possiamo accedere al conto corrente. Rischio, ho porte chiuse”

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lunedì 07 Dicembre 2020 - 16:28

Il Presidente del Marsala Calcio Jihéd Gharbi, ha indetto una conferenza stampa, un pò a sorpresa, per questo pomeriggio. “E’ una situazione un pò strana – afferma Gharbi -. Dopo più di 4 mesi, non ho ancora accesso al conto corrente della società, dopo l’accordo con la vecchia società ad ottobre, che mi ha dato la possibilità di diventare amministratore unico e operare cooperare liberamente per la società. Ciò non è avvenuto perchè sia la banca che la posta ci hanno sbattuto le porte in faccia. Si è venuto a scoprire che il vecchio conto corrente non è sequestrato come asseriva la banca, il curatore Luca Brancato dice il contrario. Per il vero non si sa se sia un amministratore giudiziario o un curatore, due cose differenti. Il direttore della banca afferma che per accedere ai vecchi conti correnti dobbiamo essere autorizzati dalla magistratura, questo non dovrebbe accadere. Nessuna azienda al mondo funziona senza conto corrente, è un obbligo di legge”.

Gharbi si dice in difficoltà perchè ha dei doveri, come pagare i fornitori e i giocatori e staff: “Nella mia mente frulla l’idea di abbandonare il progetto Marsala però devo pagare i ragazzi. Ma io non sono scappato e mi sono assunta la responsabilità della vecchia gestione e del caos che c’è. Ma ciò non è positivo, perchè potrei rischiare di andare a processo. Ciò rovina me e tutti coloro che lavorano nel Marsala Calcio, ci sono famiglie dietro”.

Il Presidente spera che le cosa possano cambiare, ma è scettico: “Se non c’è uno sbocco dovrò abbandonare, mi spiace molto perchè questa realtà ha una dignità che merita e che viene calpestata”.

Poi Gharbi risponde ai microfoni: “Sapevo che c’erano dei rischi, c’era anche un buco che mi ero promesso di colmare. Per me tutto questo non può essere casuale, non è possibile”. Sull’Amministrazione comunale, come dice l’italo-tunisino, se si vuole aiutare la squadra ben venga ma in questo caso poco può fare. “Mi spiace per i tifosi, hanno creduto, al di là degli scettici, nel mio progetto. Loro non meritano questa umiliazione”.

Poi un pensiero al Campionato: “Se riprende è un problema, non possiamo affrontarne le spese”.

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