Riscaldamento e trasporti, studenti pronti a mobilitarsi

redazione

Riscaldamento e trasporti, studenti pronti a mobilitarsi

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sabato 21 Dicembre 2019 - 06:58

Sono pronti a far valere le proprie ragioni fin dalle prime settimane di gennaio i ragazzi della Rete degli Studenti Medi di Marsala. In particolare, la loro attenzione è in questa fase dedicata alla questione degli impianti di riscaldamento negli istituti scolastici e ai trasporti pubblici a Marsala. “Già da tre anni abbiamo problemi con i termosifoni che non ci consentono di svolgere bene le lezioni – spiega Flavio De Vita dell’istituto “Abele Damiani” -. Assieme al preside Pocorobba abbiamo provato a metterci in contatto con il prefetto, senza ottenere risposta. L’ultima volta mi hanno detto di richiamare il 3 gennaio per fissare un appuntamento”. Il problema riguarda tanti istituti del trapanese, come evidenziano Monica Genco e Serena Barraco dell’Itet di Marsala. “Se a gennaio non avremo risposte concrete, partiremo con i cortei in tutta la provincia”. Poi, sempre al Damiani c’è il problema della palestra, da tempo inagibile. “Il Libero Consorzio dice che ci vogliono 300.000 €, ma non ce li hanno”, sottolinea ancora Flavio De Vita.

Sulla questione dei trasporti pubblici è più volte intervenuto Salvatore Lo Faso (Liceo Pascasino), che torna a denunciare i disservizi del settore, tra bus guasti, bussole aperte e varie forme di degrado. “Viaggiamo ogni giorno su mezzi che non potrebbero nemmeno circolare, perchè violano quanto previsto dalla legge di stabilità del 2015 sulle emissioni inquinanti. Abbiamo fatto tanti cortei per sensibilizzare la città sui temi ambientali, anche l’amministrazione è stata al fianco degli studenti, ma ancora non c’è nulla di concreto”. C’è poi la questione dei nuovi autobus per i quali il Comune ha vinto un bando ma che ancora non sono stati resi disponibili: “Presenteremo un’istanza di accesso agli atti”, preannuncia Lo Faso, che poi sottolinea ancora come un servizio in cui pagare il biglietto è un optional, considerando che le macchine obliteratrici sono quasi tutte fuori uso, diventa economicamente insostenibile per le casse comunali. “Per quanto ci riguarda – conclude il rappresentante del Liceo Pascasino – non critichiamo per fare un dispetto a qualcuno, ma perchè noi studenti costituiamo il 99% dell’utenza degli autobus pubblici. Di conseguenza, siamo quelli che soffrono maggiormente questo genere di disservizi”.

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