Ci sono tanto modi per restare isolati. La storia ci insegna che c’è chi fugge da tutto e si ripara in cima ad un monte o in una isola sperduta e lì trascorre felicemente (mah!) il resto dei suoi giorni. C’è chi in modo molto più drammatico, la vicenda dei bimbi thailandesi di questi giorni ce lo insegna, che può capitare di sentirsi isolati senza volontà propria. C’è chi aspetta aiuti e chi invece si rassegna e si attrezza. Non siamo riusciti a capire (facendo i debiti distinguo da quanto scritto fino adesso), di che morte dovremo morire noi marsalesi che a poco a poco stiamo rimanendo isolati da tutto. Fino a poco tempo fa (qualche anno, non tantissimo) avevamo rilanciato l’economia della città con l’aeroporto. Migliaia di turisti per le strade come non si vedevano da… mai. Rilancio dell’economia aveva che portato anche ad una mutazione delle sue basi. Terreni che una volta erano agricoli, si attrezzavano a divenire B&B. Vecchi “malaseni” che diventavano accoglienti casette per ospitare turisti. Gente che affittava la propria casa al mare o in campagna e con il ricavato magari pagava la retta universitaria dei figli. Altri invece, ragazzi e ragazze, gestivano i B&B o lavoravano presso i bar e nei nuovi luoghi di ristoro. Sembriamo Rimini? Non di certo, ma una forma di piccola economia tirava. Poi in pochi mesi, per colpa di scelte sbagliate o non fatte, il governo regionale nuovo, per il quale migliaia di marsalesi hanno votato, sta facendo chiudere lo scalo di Birgi. Ci auguriamo per noi e per voi il meglio, ma siamo convinti che da questo punto di vista il Governatore Musumeci ci porterà alla rovina. Speriamo di sbagliarci e come a volte ci capita, chiederemo volentieri scusa. Tutto questo dramma si addiziona al mancato decollo dei lavori per il rifacimento del porto. Per quello pubblico il sindaco di Girolamo va a Palermo spesso, batte i pugni, insiste, protesta ma, non ce ne voglia, abbiamo l’impressione che lo prendano in giro non tanto come persona (e ci mancherebbe), ma come rappresentante di un territorio che ormai in sede regionale non conta più nulla. Il porto privato poi, dovevano iniziare i lavori da anni… Colpa della burocrazia si diceva. Poi conferenza stampa di fine 2017 dove i rappresentanti della società Myr ci annunciavano che era tutto pronto. I lavori sarebbero iniziati al più presto. Avete visto per caso nella zona del porto una ruspa o un escavatore? Ci prendono per i fondelli anche quelli delle ferrovie. Noi ad aspettare dietro le sbarre perennemente chiuse e i dirigenti della ferrovia a ricevere il sindaco e a promettere soluzioni. Porto, aeroporto e ferrovie, (delle strade non ne parliamo, sono fatto interni nostri e ci ritorneremo), non si ha l’impressione che ci stanno isolando? In questo caso non ci piace il detto meglio soli che male accompagnati..
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