Il Gruppo Consiliare “La Scelta per Valderice” segnala con decisione l’ennesimo ritardo, a suo dire, dell’Amministrazione comunale, nell’approvazione degli atti contabili fondamentali, un comportamento che sta “… mettendo seriamente a repentaglio la stabilizzazione degli ultimi lavoratori precari del Comune. Il Rendiconto di gestione 2024 è stato approvato, tra festeggiamenti fuori luogo e post trionfalistici, con un ritardo di circa sette mesi rispetto alle scadenze di legge, causando a cascata anche un pesante slittamento nell’approvazione del bilancio consolidato, che avrebbe dovuto essere adottato entro la fine di settembre”.
“Non si tratta di una mera formalità – continua l’opposizione consiliare -: la normativa sulla finanza pubblica prevede infatti che le procedure di stabilizzazione possono essere avviate solo se l’Ente è in regola con tutti gli atti contabili obbligatori, incluso il bilancio consolidato, approvato entro il 31 dicembre. Rinviare tale adempimento significa, concretamente, lasciare in una situazione di incertezza il futuro professionale dei lavoratori precari e delle loro famiglie. È bene ricordare che il bilancio consolidato, dopo l’approvazione della Giunta, deve essere sottoposto al parere dell’organo di revisione, che ha 20 giorni per esprimersi, e successivamente trasmesso ai Consiglieri comunali, ai quali la legge riconosce altri venti giorni per analizzare l’atto completo prima della votazione in Consiglio”.
Forzare queste tempistiche per recuperare i ritardi accumulati significherebbe, secondo la minoranza, esporre l’atto a gravi profili di illegittimità, con il rischio di compromettere l’intero procedimento, oltre a scaricare le “patate bollenti” generate da Stabile & co. sulle spalle del collegio dei revisori e dei Consiglieri, sottoponendoli a una forma di pressione inaccettabile quanto silente: “La situazione venutasi a creare è politicamente rilevante e preoccupante. I ritardi, attribuibili esclusivamente all’Amministrazione, stanno mettendo a rischio il futuro di lavoratori che da anni garantiscono, spesso in condizioni complesse, il funzionamento dei servizi essenziali del Comune”.
“Il sindaco e la Giunta, anziché riconoscere le proprie responsabilità, preferiscono rivendicare meriti inesistenti. È invece necessario che si assumano pienamente la responsabilità politica per i ritardi accumulati e adottino misure urgenti e straordinarie per garantire ai lavoratori stabilità immediata, nel rispetto delle norme vigenti – dicono infine i consiglieri -. Non è più accettabile che, ancora una volta, disorganizzazione, scarsa capacità amministrativa e ritardi politici ricadano sui lavoratori precari, che non chiedono favori, ma il riconoscimento di un diritto maturato con anni di servizio, un diritto che nessuno può permettersi di spacciare come una concessione”.