Caro-voli, Natale proibito per i fuorisede: le cifre che indignano

redazione

Caro-voli, Natale proibito per i fuorisede: le cifre che indignano

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martedì 09 Dicembre 2025 - 06:34

La crescita ingiustificata dei costi dei biglietti aerei continua a colpire duramente i lavoratori, gli studenti e le famiglie siciliane e in particolare della provincia di Trapani, costretti a spostarsi fuori regione per studio e lavoro. A denunciare con forza questa situazione è la Uil Trapani, che parla senza mezzi termini di una dinamica speculativa che rischia di isolare ulteriormente il territorio e di compromettere un diritto fondamentale: quello alla mobilità e al ricongiungimento familiare.

Macaddino (Uil): “È una discriminazione verso il nostro territorio”

Il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino non usa mezzi termini: “La situazione che stiamo vivendo con il caro biglietti non è più tollerabile. Per i nostri concittadini, costretti per necessità a cercare opportunità altrove, tornare a casa per le festività è diventato un lusso. Questo non penalizza solo chi viaggia, ma lede il diritto fondamentale al ricongiungimento familiare, alla condivisione degli affetti e al rafforzamento dei legami con la propria terra“. Macaddino sottolinea come gli aumenti non siano soltanto il risultato di algoritmi dinamici, ma una vera e propria politica discriminatoria: “Gli aumenti vertiginosi non sono solo una speculazione dettata da algoritmi di prezzo, ma una vera e propria politica discriminatoria che isola la provincia e penalizza la mobilità. È un salasso economico che colpisce chi con fatica cerca di mantenere vivo il rapporto con la famiglia e il territorio. È un affronto all’impegno e ai sacrifici dei nostri studenti e lavoratori fuori sede“. Macaddino lancia un appello chiaro alle istituzioni: “È necessario un urgente cambio di passo. Non si può permettere che la gioia delle festività natalizie sia soffocata dall’ansia del costo del biglietto. Chiediamo interventi incisivi per impedire che la mobilità diventi un privilegio, minando il tessuto sociale ed economico della nostra provincia“. La Uil Trapani assicura che continuerà a monitorare e denunciare ogni forma di abuso legata al caro trasporti.

Prezzi alle stelle: gli esempi che indignano

Il fenomeno non è astratto: i prezzi attuali parlano da soli. Ecco alcuni esempi di tratte per il periodo natalizio denunciate dal Movimento Log-in:

  • Torino–Catania (Ryanair A/R, 23 dic.–3 gen.): 528,22 €
  • Milano–Bari (Ryanair A/R, 23 dic.–27 dic.): 431,63 €
  • Genova–Palermo (GNV A/R, 22 dic.–27 dic.): 335 €
  • Padova–Cosenza (Flixbus A/R, 23 dic.–3 gen.): 242,96 €

Cifre che diventano proibitive in un contesto in cui il Mezzogiorno continua a svuotarsi: 241mila persone emigrate verso il Centro-Nord solo nel 2023-2024, e 817mila che negli ultimi vent’anni hanno lasciato l’Italia.

Un problema strutturale che alimenta la speculazione

La domanda di rientro verso il Sud durante le festività è altissima, e proprio su questa necessità — sociale prima che economica — le grandi compagnie di trasporto continuano a speculare, approfittando dell’assenza di reali interventi di regolazione da parte del Governo. Una crisi economica crescente rende tutto ancora più drammatico: molti lavoratori e studenti non possono più permettersi di tornare a casa, con un danno umano e sociale enorme e con un impatto negativo anche sull’economia meridionale.

Il movimento log-in: “Serve un’alternativa pubblica ai ricatti dei privati”

In questo scenario interviene anche il movimento log-in, che denuncia come la cessione del sistema dei trasporti ai privati abbia reso i cittadini del Mezzogiorno vulnerabili agli interessi dei grandi speculatori: “Il Governo dimostra di non avere politiche reali per contrastare questa speculazione. Serve tornare a investire nel trasporto pubblico affinché non si debba più sottostare ai ricatti delle grandi compagnie“. Il movimento invita a costruire una risposta collettiva: Creiamo l’alternativa: organizziamoci. Contattaci sui social o scrivi al +39 345 434 9158″.

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