L’ultima seduta del Consiglio comunale di Marsala si è trasformata in un momento di forte tensione politica. Al centro dello scontro, un acceso confronto tra l’assessore Ignazio Bilardello e il consigliere Lele Pugliese, che ha preso la parola al termine della discussione per chiarire la sua posizione dopo alcune affermazioni giudicate offensive. Secondo Pugliese, l’intervento dell’assessore avrebbe superato i limiti del normale dibattito istituzionale, sfociando in accuse personali prive di fondamento. “Oggi in Consiglio ho assistito a un episodio che mi ha profondamente amareggiato” ha dichiarato il consigliere. “Ricevere accuse personali e venire definito bugiardo senza alcun dato concreto, ma solo per uno sfogo emotivo, non è ciò che dovrebbe contraddistinguere il confronto politico“. Per la precisione però, Bilardello ha parlato che non ammette “le bugie” nè fuori nè dentro l’aula, difendendo l’ex assessora Giusi Piccione che è uscita già mesi fa dalla giunta e che era in quota Fratelli d’Italia.

Pugliese ha sottolineato come il rispetto dei ruoli e della storia condivisa tra amministratori e consiglieri debba rimanere un punto fermo: “Io non mi sarei mai permesso di oltrepassare certi limiti, perché il dibattito istituzionale merita serietà, correttezza e responsabilità“. Nel suo intervento, il consigliere ha ribadito la sua idea di politica come luogo di confronto, anche acceso, ma sempre guidato dal merito delle questioni e non da reazioni personali: “La politica non è uno sfogo personale: è servizio, è confronto, è la capacità di discutere anche duramente, ma sempre nel merito“. Nonostante le polemiche, Pugliese ha assicurato che continuerà a svolgere il suo ruolo con determinazione e senso delle istituzioni: “Continuerò a portare avanti il mio lavoro con trasparenza e rispetto, fermo nelle mie posizioni ma sempre aperto al dialogo costruttivo. Credo che la nostra comunità meriti questo. Nulla di meno“. La seduta si è conclusa in un clima di evidente nervosismo, lasciando intuire che il confronto politico in aula potrebbe richiedere, nelle prossime settimane, un impegno maggiore verso toni più istituzionali e rispettosi.