Un viaggio nel tempo, tra luce, mare e millenni di storia: è ciò che attende i partecipanti alla speciale passeggiata archeologica “Alla scoperta dei mosaici dell’antica Lilibeo”, in programma domenica 7 dicembre alle ore 10 presso l’area archeologica di Capo Boeo, a Marsala. A pochi metri dal mare, in uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia occidentale, l’antica città punico-romana riaffiora tra resti monumentali, mosaici variopinti e ambienti sotterranei carichi di mistero. Guidati da un archeologo esperto, i visitatori potranno immergersi in un racconto millenario che continua a dialogare con il presente.
Un percorso nel cuore della città antica
Il tour prende avvio dalla Plateia Aelia, la grande arteria urbana di età romana che costituiva il cuore pulsante dell’antica Lilibeo. Da qui si proseguirà verso alcuni dei complessi residenziali più affascinanti della città. La prima tappa è la domus romana sotto il Cine Impero, celebre per i suoi raffinati mosaici pavimentali, testimonianza del gusto e dello sfarzo delle élite locali. A seguire, si visiterà la magnifica domus dell’insula I, un’abitazione di ampio respiro arricchita da ambienti termali e da splendidi mosaici di stile africano, che narrano l’intenso dialogo culturale del Mediterraneo antico.
Le imponenti fortificazioni sul mare
Il percorso continua verso le maestose fortificazioni costiere, protagoniste di alcuni degli episodi bellici più importanti della storia antica. Queste strutture, note per la loro solidità, resistettero agli assedi di Dionisio I di Siracusa, di Pirro e ai nove lunghi anni dell’assedio romano durante la Prima guerra punica. Camminare lungo queste mura significa ripercorrere secoli di conflitti e strategie militari che determinarono i destini del Mediterraneo.
L’antro della Sibilla: tra mito, acqua e sacralità
L’ultima tappa è tra le più suggestive: il misterioso “antro della Sibilla”, un ambiente ipogeo situato sotto la Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo. Legato simbolicamente alla fondazione della città, l’antro custodisce una preziosa sorgente di acqua dolce, elemento fondamentale nella scelta del sito per l’insediamento antico. Intorno a questa fonte si sono stratificati culti oracolari e, più tardi, testimonianze della spiritualità cristiana dell’età tardo-romana.