Liberty Lines, sequestro di oltre 100 milioni e 48 persone indagate. “Quadro preoccupante”

redazione

Liberty Lines, sequestro di oltre 100 milioni e 48 persone indagate. “Quadro preoccupante”

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venerdì 21 Novembre 2025 - 06:50

E’ preoccupante il quadro che emerge dall’indagine avviata dalla Procura di Trapani sulla società di navigazione Liberty Lines S.p.A., principale operatore dei trasporti marittimi passeggeri tra la Sicilia e gli arcipelaghi di Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria e Ustica. Si parla di un patrimonio aziendale stimato in più di 150 milioni di euro, 48 persone sotto indagine tra amministratori, azionisti e dirigenti, e un servizio pubblico fondamentale per la Sicilia — quello dei collegamenti veloci con le isole minori — in cui, al momento, non risultano coinvolti funzionari pubblici. La Guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza per oltre 100 milioni di euro, esteso all’intero compendio aziendale e alle quote sociali della compagnia. Il provvedimento firmato dai magistrati della procura di Trapani guidata da Gabriele Paci fa riferimento ai presunti profitti derivanti da truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un pubblico servizio. Contestazioni che riguardano anche una seconda società, la SNS – Società di Navigazione Siciliana, già coinvolta nella precedente inchiesta Mare Monstrum del 2017 e oggi nuovamente al centro delle verifiche sui fondi pubblici per i collegamenti marittimi veloci. Secondo quanto ricostruito dai magistrati Liberty Lines ha un fatturato di oltre 90 milioni e ha un attivo patrimoniale di 150 milioni di euro e oltre 750 dipendenti.

“Le notizie emerse oggi sulla nuova indagine che coinvolgerebbe Liberty Lines destano forte preoccupazione, soprattutto perché riguardano un servizio essenziale per le isole minori e un settore che da anni monitoro con attenzione. Da tempo denuncio come le irregolarità nelle procedure di gara abbiano determinato una situazione di monopolio di fatto, con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio e sulla tutela dell’interesse pubblico”. Lo ha dichiarato l’on. Cristina Ciminnisi, dopo aver appreso dagli organi di stampa l’ipotesi secondo la quale “… l’azienda avrebbe percepito consistenti contributi pubblici senza rispettare pienamente gli obblighi contrattuali, in particolare quelli relativi ai protocolli e alle procedure di sicurezza. Si tratta di aspetti troppo delicati per essere sottovalutati: la sicurezza dei passeggeri, dei lavoratori e la corretta gestione delle risorse pubbliche non possono essere oggetto di alcuna ombra”.

“Per questo chiederò che il Governo regionale venga a riferire al più presto in Commissione Trasporti per chiarire quali accertamenti siano stati avviati e quali misure si intendano adottare per tutelare l’interesse pubblico. Sto inoltre valutando la presentazione di una specifica interrogazione parlamentare”. “È necessario ristabilire condizioni di trasparenza e correttezza negli affidamenti per le isole minori. Dopo anni di criticità irrisolte, non possiamo permettere che la gestione di un servizio così strategico continui a sfuggire a un controllo efficace e puntuale” ha concluso Ciminnisi.

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