Massimo Grillo sindaco di Marsala giunge quasi al termine del suo primo quinquennio. Apriamo la discussione sui cantieri non terminati dei quali si lamentano i cittadini.
“Intanto il fatto che vi siano numerosi cantieri aperti è un fatto positivo. Poi chi amministra sa che le imprese che svolgono il loro compito talvolta hanno difficoltà. Vigiliamo, ma i cittadini stiano certi che noi interveniamo tempestivamente anche con sanzioni per accelerare il rispetto dei tempi”.
Ma sui tempi i cittadini si lamentano specie quando la comunicazione da parte vostra è poca o insufficiente.
“Forse qualche difetto di comunicazione c’è stato, ma proviamo ad immaginare come sarà per esempio il lungomare di Marsala, per intenderci dalla Florio fino alla Salinella. Rassicuro che tutto sarà realizzato nella massima trasparenza. Esasperare l’attesa a volte crea nella città un clima magari giusto, ma forviante. Pensiamo ai contratti non rispettati, se ci saranno ritardi arriveremo anche alla rescissione. Secondo i cittadini io non vorrei, dopo averlo pensato, un progetto realizzato e da consegnare alla città? La burocrazia ci ha impegnato, oggi ci sono i cantieri a breve la fruizione innovativa e di sviluppo del territorio”.
Il trasferimento dell’ufficio collocamento da via Istria all’ex nosocomio san Biagio, perché proprio nel centro urbano?
“Fin dall’inizio del mio mandato ho sempre avuto a cuore i quartieri popolari e vi ho investito tante energie. La titolarità del centro dell’impiego è della Regione che ha deciso di chiuderlo. Da Palermo ci hanno sollecitato per trovare noi un nuovo locale. Abbiamo indicato alcune soluzioni ma è mancata la sinergia con la Regione. Con questa scelta con la quale forse è mancato il dialogo con alcuni consiglieri, renderemo più accogliente la piazza san Francesco, ma gli ingressi dell’ufficio collocamento avverranno dalla parte opposta nella via Pascasino”.
A proposito del consiglio comunale, lei si è lamentato dei rapporti con il Massimo Consesso Civico.
“E’ facile scaricare tutto sul sindaco. Il contratto con gli elettori lo hanno “firmato” anche i consiglieri comunali che hanno occupato parte notevole del loro tempo in polemiche e in discussioni sterili. Ho sempre invitato tutti al dialogo”.
Poi però i rapporti si sono sfilacciati. Lei ha cambiato assessori e si è scontrato con gruppi e singoli consiglieri. Perché è accaduto?
“Ci sono stati momenti in cui con’Aula e i singoli consiglieri abbiamo collaborato. Contesto la tempestività che ha portato alcuni consiglieri che sono andati subito all’opposizione. Quante cose in più avremmo potuto fare se ci fosse stata collaborazione tra tutti? Non ci siamo collegati perché abbiamo avuto una visione della politica diversa. Anche altri sindaci in passato hanno cambiato giunta”.
Lei ha detto che è sua intenzione riproporsi per una secondo mandato. Perché non dialoga con il tavolo del centro destra?
“Io mi sto occupando della città. Guardo con interesse al cosiddetto tavolo di centro destra nel quale non sono stato invitato”.
Se lo invitassero andrebbe?
“Certamente. E comunque sono convinto che prima o poi si farà sintesi. Spero che ci sia una maggioranza compatta. Io sono pronto ad una mia candidatura per il secondo mandato”.