Il Polo Museale Cordici ha la sua opera “Venere non è d’accordo”, dittico su tela donato alla Città dall’artista Pia Marchingiglio. Alla cerimonia di collocazione, all’ingresso del Museo, hanno partecipato l’assessora alla Cultura e Turismo Rossella Cosentino e il responsabile del VII settore attività culturali, Salvatore Denaro. “Venere non è d’accordo con l’abuso della bellezza femminile” – spiega l’artista – “Il ritratto della testa di Afrodite ericina diventa, cromaticamente, un omaggio alla prima Marilyn di Andy Warhol. È il mio personale tributo alla Dea e alla città che ne ha celebrato, nella storia, il culto”. Realizzato con tecnica mista – acrilico e imprimitura a gesso nero su tela – il dittico reinterpreta in chiave pop l’iconografia della divinità venerata ad Erice nell’antichità, creando un ponte tra mito classico e icone contemporanee.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma, Pia Marchingiglio da oltre trent’anni svolge attività di grafica e copywriter, collaborando con aziende, enti e istituzioni culturali. Ha sempre mantenuto viva la passione per la pittura come mezzo di comunicazione non verbale, realizzando diverse mostre tematiche. La sindaca Daniela Toscano ha espresso soddisfazione per la donazione: “Accogliamo con gratitudine questo gesto generoso. L’opera arricchisce il patrimonio culturale cittadino e testimonia la vitalità del dialogo tra tradizione e innovazione. Erice, custode del mito di Afrodite, continua ad essere fonte di ispirazione per l’arte contemporanea“. L’assessora Rossella Cosentino ha sottolineato: “Un’acquisizione preziosa per il nostro Polo Museale. Sono particolarmente lieta che questa opera, vibrante di contemporaneità, trovi la sua collocazione ideale proprio all’ingresso del museo. La sua presenza, in dialogo con i moderni dispositivi tecnologici che offriamo ai visitatori, crea un’immediata e suggestiva connessione tra le vestigia del passato e le espressioni artistiche del presente. Come l’artista stessa evoca il genio di Warhol accostandolo alla figura immortale di Afrodite, così il nostro museo si conferma uno spazio dinamico, un crocevia fecondo dove storia e innovazione si incontrano, si interrogano e si arricchiscono reciprocamente, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale completa e stimolante“.