La Corte di Appello di Palermo, III Sezione Penale, ha confermato la condanna per diffamazione del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, già emessa in primo grado dal Tribunale di Trapani il 17 ottobre 2023. Alla pubblica udienza del 15 ottobre, i giudici hanno rigettato l’appello presentato da Tranchida, ritenendo infondati i motivi di ricorso e confermando integralmente la decisione del Tribunale. L’imputato è stato inoltre condannato al pagamento delle ulteriori spese processuali e alla rifusione delle spese legali sostenute dalla parte civile, liquidate in 1.200 euro oltre IVA e CPA.
La vicenda giudiziaria trae origine da una querela per diffamazione presentata dall’imprenditore Domenico Agliastro, in merito ad una vicenda legata ai parcheggi di Erice che risale al 2018. Nel primo grado di giudizio, celebrato dinanzi al giudice monocratico di Trapani, Tranchida era stato riconosciuto colpevole di aver diffamato Agliastro, con dichiarazioni ritenute lesive dell’onore e della reputazione dell’imprenditore come l’attribuzione del termine “fallito”. Con il verdetto di appello, la condanna diventa definitiva salvo ricorso in Cassazione, che a questo punto rappresenta l’ultimo grado di giudizio disponibile per il sindaco. Al momento non è noto se Tranchida intenda impugnare anche questa sentenza davanti alla Suprema Corte. La Corte di Appello ha fissato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ai sensi dell’art. 544 del codice di procedura penale.