La Giovinetta collocata al Museo di Mozia tra le vestigia del Mediterraneo

redazione

La Giovinetta collocata al Museo di Mozia tra le vestigia del Mediterraneo

Il ritrovamento della Giovinetta è avvenuto nell’area K del cosiddetto Ceramico dell'isola

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martedì 07 Ottobre 2025 - 17:02

Un nuovo e affascinante frammento di storia arricchisce il patrimonio archeologico di Mozia, antica colonia fenicia situata al largo della costa marsalese. Si tratta della Giovinetta di Mozia, una statua in marmo priva della testa e della parte superiore del busto, che rappresenta una giovane donna in movimento, vestita secondo la moda greca con un chitone e un himation. Il reperto, scoperto nell’estate scorsa, è ora visibile nella “sala del plastico” del Museo Whitaker, in attesa di essere esposto definitivamente nelle sale dedicate al Ceramico, attualmente in fase di completamento. La nuova statua, che sarà esposta accanto al celebre Giovinetto di Mozia — rinvenuto nel 1976 e forse parte del bottino cartaginese a seguito della distruzione di Selinunte nel 409 a.C. — assume un importante ruolo simbolico. Essa incarna la ricchezza culturale dell’antica Mozia, crocevia di popoli e civiltà, punto d’incontro tra il mondo punico e quello greco. In questo dialogo tra statue, arte e storia, si riflette la multiculturalità della Sicilia antica, un’isola dove le differenze linguistiche e culturali si traducevano in scambi e contaminazioni creative.

Il ritrovamento della statua

Il ritrovamento della Giovinetta è avvenuto nell’area K del cosiddetto Ceramico di Mozia, una delle più vaste officine puniche del Mediterraneo, dove nel V secolo a.C. si producevano terrecotte. La statua giaceva accanto a una vasca d’argilla, segno tangibile del contesto produttivo e artigianale in cui era immersa. L’importanza del ritrovamento si deve alla sinergia tra diverse istituzioni: l’assessorato regionale ai Beni culturali, la Soprintendenza di Trapani, la Fondazione Whitaker e l’Università degli Studi di Palermo, che da anni porta avanti campagne di scavo sull’isola. Prima di essere collocata nella sua sede definitiva, la Giovinetta sarà sottoposta a un attento restauro e a una dettagliata documentazione scientifica. Un passaggio imprescindibile per garantire non solo la conservazione dell’opera, ma anche la sua piena fruizione da parte del pubblico e degli studiosi.

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