Abusi sessuali sulla figlia minore della compagna, un uomo a giudizio a Trapani

redazione

Abusi sessuali sulla figlia minore della compagna, un uomo a giudizio a Trapani

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venerdì 26 Settembre 2025 - 15:19

Una vicenda di abusi sessuali è finita in Tribunale. Un uomo, G. B., deve rispondere di violenza sessuale perpetrata ai danni della figlia minorenne della compagna, di cui si approfittava nei momenti di distrazione della stessa, costringendo la giovane vittima a subire atti sessuali, ovvero palpeggiamenti. Il Tribunale di Trapani, nel giudice Giancarlo Caruso, ha rinviato a giudizio l’imputato per i reati di abusi sessuali; l’udienza è fissata per il prossimo 13 gennaio. La ragazzina è difesa dall’avvocato del Foro di Marsala, Vito Cimiotta, mentre si è costituito parte civile, il Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” rappresentato dalla legale Roberta Anselmi.

“Un fatto che scuote le coscienze e ci ricorda, ancora una volta, come la violenza possa insinuarsi proprio dentro le mura di casa, in questi luoghi che dovrebbero rappresentare sicurezza e protezione – afferma l’avvocata Anselmi -. Noi operatrici del Centro antiviolenza La Casa di Venere, capitanata da Claudia Simonetto, abbiamo deciso di costituirci parte civile in questo processo; e non si tratta solo di un atto giuridico, ma anche di un gesto politico, sociale e culturale. Costituirci parte civile significa stare accanto alle donne ed alle minori che subiscono violenza, dire con forza che la vittima non è sola, che la sua voce sarà ascoltata e difesa anche e soprattutto da eventuali forme di vittimizzazione secondaria, affermare con decisione che la società non resta indifferente, significa non lasciare sole le vittime: il nostro è un gesto politico potente: è la società che prende posizione, che grida che questi atti non possono restare nell’ombra. Per questo ribadiamo con forza: il silenzio è complicità, l’indifferenza è crimine. E’ necessario – conclude – che le istituzioni investano in prevenzione, sostegno e servizi specializzati, affinché nessuna bambina, ragazza o donna si senta mai più sola. Il coinvolgimento diretto dei Cav sottolinea l’importanza di un approccio collettivo e solidale nella lotta contro la violenza di genere”.

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