Dai social ai giornali e ritorno. E così che si sta consumando la vicenda politica e perché no, anche personale, tra l’ormai ex assessore del Comune di Trapani Emanuele Barbara dimessosi via social quarantott’ore fa e il sindaco Giacomo Tranchida.
Lo stesso che dopo un paio di giorni di silenzio ha rotto gli indugi rilasciando una dichiarazione al Giornale di Sicilia in edicola stamattina definendo il suo ex pupillo “falso come l’acqua salata”. Un’affermazione che non ha tardato di registrare la reazione di Lele Barbara, affidata ancora una volta ai social. Scrive Barbara sulla sua pagina Facebook: “Bravi e preparati” così il sindaco definisce stamani i funzionari comunali. Peccato che nelle nostre riunioni di Giunta o di maggioranza li etichettasse ripetutamente come dei “delinquenti in attesa del 27” (ossia il giorno dello stipendio mensile) e siccome mi permettevo di difenderli, sono stato più volte accusato di avere le “labbra morbide”. Ah quante me ne ha dette per aver difeso svariati funzionari preparatissimi, che non guardano l’orologio e sacrificano anche la famiglia per il bene comune (per esempio il funzionario del Servizio Ambiente, massacrato e da me sempre difeso). Consiglieri ed assessori magari non avranno l’eleganza di confermare ma evitino di smentire, dichiarerebbero il falso. Ed ancora, apprendo di essere “falso come l’acqua salata”. Sorrido per due motivi: primo, non ho capito bene cosa volesse dire con queste parole; secondo, spero per lui che si circondi di più persone “false” come me, in grado di tenergli testa senza fare i passacarte. Capisco poi che a Fico non ci sia il mare, ma Trapani è circondata da acqua salata. Occhio! Ieri, nel video che ho pubblicato durante la mattinata, dicevo che prossimamente avrei voluto parlarvi della Trapani Servizi. Siccome conosco Giacomo meglio di chiunque altro, avrei scommesso sul fatto che tirasse fuori dal cilindro qualcosa proprio su questa società partecipata del comune. Ebbene, afferma di essersi mosso perché io “non ci arrivavo” ma omette che nella decisiva riunione con le parti sindacali durata 4/5 ore per salvare i lavoratori, ero proprio io ad esser presente da solo, anche alzando la voce a tutela degli operai, perché lui era in vacanza. Chiediamo ai presenti? Bravo sindaco, sei riuscito a prendertela e ad affermare lunedì scorso parole irripetibili all’unico che ti ha voluto veramente bene come un padre. Questa intervista è la prova del caos che regna sovrano e che non potevo più accettare. Quando si arriva ad un livello di saturazione, bisogna prenderne atto e fare un passo indietro. Ed ora, basta. I cittadini non meritano questo show, anche se temo che nella conferenza stampa che pare si terrà domani, potrebbero sentirsi tante di quelle fesserie da poter scrivere un’enciclopedia”.
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