Un gruppo di studiosi italiani ha compiuto un’importante scoperta nel Lago di Venere di Pantelleria, riuscendo a sintetizzare le molecole chiave della vita a partire dall’acqua del lago. Un risultato che fornisce preziosi indizi sui meccanismi di base dell’origine della vita, aprendo nuovi scenari nella ricerca astrobiologica. Il lago, noto anche come “Bagno dell’acqua”, è un vero e proprio laboratorio naturale, grazie alle sue caratteristiche uniche: pH elevato, attività idrotermale, ricchezza di minerali e presenza di microbi. Queste condizioni lo rendono simile agli ambienti che si pensa siano esistiti miliardi di anni fa sulla Terra primordiale e su Marte, quando la vita potrebbe aver mosso i suoi primi passi.
Partendo dall’acqua del lago, i ricercatori sono riusciti a sintetizzare molecole di RNA, fondamentali per la vita insieme al DNA, oltre a tutte le basi nucleotidiche di RNA e DNA e ai componenti del PNA (Acido Peptidico Nucleico), possibile precursore delle due. “La vita, pertanto, avrebbe potuto avere una modalità di origine chimica comune sia nel lontano passato di Marte che sulla Terra primitiva”, ha spiegato Raffaele Saladino dell’Università della Tuscia. Lo studio è frutto della collaborazione tra le Università della Tuscia e Sapienza di Roma, l’INAF, il CNR con i suoi istituti di Montelibretti e Roma, ed è stato pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences. Il progetto è stato finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito dell’iniziativa “Migliora” sull’astrobiologia. “I risultati di questo progetto – afferma Claudia Pacelli, responsabile scientifica per ASI – costituiscono un tassello fondamentale nella conoscenza dell’origine della vita sulla Terra”.