La leggenda delle gallerie di Segesta

redazione

La leggenda delle gallerie di Segesta

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mercoledì 09 Luglio 2025 - 06:51

[ Vincenzo Scontrino ] – Se si fosse ai tempi di Ulisse si potrebbe pensare ad una Penelope che di giorno tesse la tela e di notte la disfa. Tuttavia il tema che sto per introdurre ha qualcosa che lo lega alla saga di Odisseo, che un qualcosa di leggenda le gallerie di Segesta sulla diramazione Trapani della A29 ce l’hanno. Sarà proprio l’ubicazione, limitrofa ad uno dei posti del trapanese che invitano a suggestioni mitologiche, ma veramente non si comprende cosa e perché i lavori sulle gallerie prendano così tanto tempo. Non neghiamolo: che le gallerie non funzionino a doppia mandata saranno ormai almeno vent’anni! Non ce lo ricordiamo nemmeno più quando fu l’ultima volta che abbiamo potuto attraversare la galleria senza i segnali di spartitraffico, senza il timore che qualcuno distratto per l’effetto ottico dato dal passaggio repentino dalla luce del sole all’improvviso buio possa inforcare la corsia opposta, o la paura data dall’incrociare Tir e pullman che passano così vicini in uno spazio così angusto.

Noi non pretendiamo la luna, ma almeno una operazione verità. Diteci cosa accade dentro queste benedette gallerie, sì da farle funzionare a scartamento ridotto! Sono stati rinvenuti reperti archeologici, o il petrolio, o una falda aurifera? Non è più credibile che si stiano facendo delle opere di manutenzione, nemmeno nei posti più disagiati o dimenticati da Dio dei lavori di rifacimento possono durare decine d’anni. O forse è proprio così? Vuoi vedere che la provincia di Trapani è talmente disagiata da essere dimenticata prima dagli uomini e poi da Dio? Se è così, cari amici, forse ci conviene diventare musulmani, hai visto mai che Allah si accorga che in questa terra ci abitano persone e non cristiani e faccia il miracolo?

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