Come ogni anno tornano purtroppo anche le criticità legate alla cosiddetta “movida selvaggia”, soprattutto nelle località balneari del territorio trapanese. Il direttivo comunale del movimento civico Campobello Nuova ha deciso di intervenire pubblicamente per sollevare con forza il problema della sicurezza urbana, fenomeno che – sottolineano – non riguarda solo Campobello di Mazara ma tutta la provincia di Trapani. Risse tra adolescenti, episodi di microcriminalità, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti sono ormai all’ordine del giorno nei luoghi di ritrovo serali e notturni. Pub, bar, discoteche e piazze diventano sempre più spesso teatro di disordini e violenze. “Quanto accaduto sabato 9 maggio a Tre Fontane – dichiara il direttivo – è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Scene simili si verificano abitualmente in numerose località della provincia e non si tratta affatto di un’emergenza nata oggi: se ne parla da anni, ma mancano ancora interventi concreti e misure strutturali di prevenzione”.
Il movimento civico punta il dito contro l’assenza di controllo del territorio, una carenza che – affermano – favorisce lo sviluppo della microcriminalità e dello spaccio, rendendo alcune zone, come Tre Fontane, vere e proprie “terre di nessuno”. Per questo motivo, Campobello Nuova rilancia una proposta già avanzata negli anni scorsi e che torna oggi con forza: l’attivazione dell’Operazione “Strade Sicure” in tutta la provincia di Trapani. Si tratta di un piano nazionale che prevede l’impiego di personale dell’Esercito Italiano, messo a disposizione dei prefetti per affiancare le forze di polizia nei territori considerati “sensibili” dal punto di vista dell’ordine pubblico. “I militari impiegati nell’operazione – spiegano dal direttivo – hanno la qualifica di agenti di pubblica sicurezza e sarebbero una risorsa indispensabile per garantire vigilanza e deterrenza in aree come Campobello, Tre Fontane e Torretta Granitola, dove attualmente operano solo una pattuglia dei Carabinieri e una dei Vigili Urbani. Una presenza chiaramente insufficiente per coprire un territorio così vasto e complesso”.
L’appello è quindi rivolto alle istituzioni: Prefetto, Ministero dell’Interno e forze politiche locali affinché si attivino per avviare un piano straordinario di sicurezza, capace di restituire serenità e legalità ai cittadini. “L’obiettivo – concludono – è semplice e chiaro: fare in modo che le nostre località possano tornare a essere luoghi sicuri, accoglienti, in cui famiglie e giovani possano trascorrere le serate in tranquillità, senza dover temere risse o atti di violenza come quelli a cui abbiamo assistito lo scorso 9 maggio. Non si può più aspettare”.