Dall’8 maggio Marsala accoglierà il 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, un evento che porterà in città migliaia di uomini e donne in divisa pronti a sfilare tra le vie del centro. Una manifestazione che attirerà visitatori da tutta Italia e metterà gli occhi del Paese sulla città. Come spesso accade, però, i preparativi sembrano correre quasi più dei bersaglieri stessi. I lavori per sistemare le basole del centro storico – quelle stesse che da anni rappresentano una delle tante spine nel fianco dell’amministrazione – sono partiti il 28 aprile, a soli dieci giorni dall’inizio del Raduno. Un’impresa, quella affidata al Gruppo Di Stefano S.r.l. di Partanna: completare gli interventi in Piazza Mameli, via C. Isgrò, Via XI Maggio, Piazza della Repubblica e Via Sarzana entro l’8 maggio.
Ce la farà? I cittadini si dividono tra speranza e scetticismo. Perché se è vero che negli ultimi giorni la città appare più pulita e le basole sono tornate a brillare, è anche vero che la situazione è ben lontana dall’essere risolta. Alcune strade che si incrociano con il centro storico sono ancora scarificate, ridotte a tratti a un percorso a ostacoli per residenti e turisti. Piazza Mameli, poi, è il simbolo di questa corsa contro il tempo: dopo i lavori avviati per le processioni della Settimana Santa, il cantiere è rimasto a metà e i lavori sembrano essersi fermati nel limbo dell’incertezza. C’è chi ironizza: “Ci voleva il Raduno nazionale dei bersaglieri per vedere il centro pulito e sistemato”. Ma sotto c’è un dato di fatto: solo in occasione di eventi di questa portata si vedono interventi rapidi (e spesso affrettati) per dare una parvenza di ordine. Una città che si rimette in piedi per qualche giorno e che rischia di tornare nel caos subito dopo. La domanda resta aperta: i lavori saranno davvero completati in tempo? E, soprattutto, saranno fatti bene o si tratta dell’ennesimo maquillage dell’ultimo minuto? Nel frattempo, Marsala si prepara al suono delle fanfare. Con l’augurio che, oltre al passo veloce dei bersaglieri, resti anche la volontà di mantenere il centro storico degno di essere vissuto tutto l’anno, non solo in occasione delle grandi parate.