Oggi Roma si ferma. È il giorno dei funerali di Papa Francesco, pontefice dei poveri, Vescovo di Roma e pastore del mondo, morto il 21 aprile, il giorno di Pasquetta o meglio Lunedì dell’Angelo. La celebrazione delle esequie avrà inizio alle ore 11 nella Basilica di San Pietro, ma la diretta Rai comincerà con largo anticipo, per seguire ogni momento di una cerimonia che segna una svolta nella storia della Chiesa e della città eterna.
Un corteo dal forte valore simbolico
Al termine della celebrazione, il feretro di Papa Francesco verrà accompagnato in corteo fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, luogo che lo stesso Bergoglio ha scelto come sua sepoltura. Il corteo non passerà da Piazza San Pietro, ma uscirà dalla Porta del Perugino, seguendo un percorso stabilito dalla Questura. L’itinerario è solenne: galleria Pasa, ponte Vittorio, corso Vittorio Emanuele II, piazza Venezia, Fori Imperiali, via Labicana e infine via Merulana, fino a raggiungere Santa Maria Maggiore. Il tragitto durerà circa mezz’ora, a passo d’uomo. La tumulazione avverrà in forma privata. Un corteo così nel cuore di Roma ha pochi precedenti: solo due in età contemporanea. Il più drammatico fu quello del 1881, con la traslazione della salma di Pio IX da San Pietro a San Lorenzo, in un clima infuocato e anticlericale. I testimoni raccontano di scontri, urla e persino tentativi di gettare il feretro nel Tevere. Oggi, il corteo per Papa Francesco sarà carico di rispetto e raccoglimento, ma anche di tensioni diplomatiche.
La liturgia: parole e riti per accompagnare il Papa al riposo
La cerimonia funebre si apre con l’Eterno riposo. Le letture scelte per la Messa rievocano la Passione e la Risurrezione di Cristo, inserendosi nel contesto dell’Ottava di Pasqua e richiamando il ruolo di Pietro, successore al quale Francesco ha dato volto e voce. Il Vangelo secondo Giovanni ripercorre l’apparizione di Gesù risorto e il celebre dialogo con Pietro: «Mi ami?». E la risposta: «Tu lo sai che ti voglio bene». Dopo l’omelia, seguiranno la preghiera dei fedeli in varie lingue e la liturgia eucaristica. Il momento più intenso arriverà con la Commendatio e la Valedictio, il commiato liturgico, quando si affiderà l’anima di Francesco alla misericordia di Dio. Due suppliche solenni accompagneranno questo momento: quella della Chiesa di Roma con le Litanie dei santi, e quella delle Chiese orientali, recitata in greco dai Patriarchi bizantini, con l’incensazione del feretro. Dopo l’aspersione con l’acqua benedetta e l’incenso, la celebrazione si concluderà con il Magnificat, intonato in latino.
Ordine e protocollo: la complessità di un funerale globale
Nel rispetto del cerimoniale vaticano, la disposizione dei posti in piazza San Pietro seguirà una rigida logica. Alla sinistra della Basilica siedono cardinali e vescovi; a destra, le autorità civili, ordinate secondo rango e, a parità di livello, secondo l’alfabeto francese, lingua ufficiale della diplomazia vaticana. In prima fila: il presidente italiano Sergio Mattarella con la figlia Laura, la premier Giorgia Meloni, e il presidente argentino Javier Milei. Poi, le case reali cattoliche (come Spagna e Belgio), seguite da quelle non cattoliche (Regno Unito, Svezia, Norvegia), e infine i rappresentanti dei governi. I Gentiluomini di Sua Santità, membri laici della famiglia pontificia, accoglieranno le delegazioni ufficiali sul sagrato.
La presenza del mondo: tra convergenze e assenze simboliche
Saranno presenti 130 delegazioni straniere. Gli Stati Uniti, rappresentati da Donald Trump e la moglie Melania, siederanno accanto a Eswatini ed Etiopia, secondo l’ordine francese. Non lontano siederà Emmanuel Macron. Lontano da loro sarà invece Volodymyr Zelensky, che ha richiesto un incontro con il presidente americano a margine della cerimonia. Per la Germania saranno presenti Steinmeier e Scholz. Assenti di rilievo: Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu, quest’ultimo in rotta con Francesco per le posizioni del Papa sulla guerra a Gaza. La Russia sarà rappresentata dalla ministra della cultura Lyubimova, Israele dall’ambasciatore Sideman. Ancora nessuna conferma dalla Cina, mentre Taiwan sarà presente con l’ex vicepresidente cattolico Chen Chien-jen. Tra i rappresentanti religiosi spicca la delegazione sunnita di Al-Azhar, forse guidata dallo stesso grande imam Ahmed el-Tayyeb. Presente anche il segretario generale dell’ONU António Guterres. Il principe William rappresenterà il Regno Unito con il premier Keir Starmer. Davanti a loro, il re di Spagna Felipe e la regina Letizia, il re del Belgio Filippo con Matilde, re Carlo Gustavo di Svezia con la regina Silvia, il principe Haakon di Norvegia e il principe Alberto di Monaco con Charlène. Hanno annunciato assenza i sovrani olandesi, Guglielmo Alessandro e Máxima, impegnati nel Giorno del Re. La regina Máxima, cattolica e argentina, ha espresso personalmente il suo cordoglio.