“Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano. Davanti alla crudeltà di conflitti che coinvolgono civili inermi, attaccano scuole e ospedali e operatori umanitari, non possiamo permetterci di dimenticare che non vengono colpiti bersagli, ma persone con un’anima e una dignità”. Queste le parole di Papa Francesco per la Santa Pasqua. Con grande determinazione, nonostante le sue condizioni fisiche in seguito alla lunga degenza ospedaliera, Papa Francesco si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni nella domenica di Pasqua, salutato da un’ovazione da parte dei circa 35 mila fedeli presenti.
Nel testo, pronunciato dal cardinale segretario di Stato Parolin, l’appello per il cessate il fuoco a Gaza (dove la situazione umanitaria è stata definita dal Pontefice “drammatica e ignobile”), per la pace in Ucraina e nelle regioni africane, l’invito a sostenere la popolazione del Myanmar colpita dal sisma. “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”, afferma il Pontefice, che invoca il rispetto della libertà religiosa e chiede di liberare i prigionieri di guerra e quelli politici durante il Giubileo.
Al termine della celebrazione, il Papa è salito sulla papamobile per un breve giro di saluto ai fedeli.