L’area di Milo a Trapani , terra dove doveva sorgere una Cittadella dei Servizi, e l’interporto collegato al porto, per favorire lo sviluppo economico della Sicilia occidentale, diviene zona rossa, un territorio proibito. L’ho ha comunicato il sindaco Giacomo Tranchida durante una conferenza stampa.
Tranchida ha raccontato dei mesi di trattative e interlocuzioni con il Demanio, di progetti ambiziosi per la città: il trasferimento del Tribunale, la nascita di una Cittadella dei Servizi, un interporto strategico per l’economia locale. Soprattutto quest’ultimo ha detto sarebbe stato uno snodo cruciale per il collegamento con il porto, rappresentando una risorsa per le imprese del territorio, in particolare per il settore marmifero di Custonaci.
Dopo che il comune ha sollecitato l’iter si afferma nella pagina istituzionale, il Demanio ha comunicato che l’area, dal 14 febbraio, è diventata zona rossa per ordine dello Stato Maggiore, trasformando l’area in un territorio off-limits.
“Un’improvvisa decisione – ha detto il primo cittadino – che blocca ogni ipotesi di sviluppo”.
Piuttosto la posta in gioco è ben più alta della sola Cittadella dello Sport. Si tratta del futuro di Trapani, della sua ambizione di non essere relegata a periferia d’Italia. “Dobbiamo alzare la voce – incalza Tranchida – pretendere risposte, non subire decisioni dall’alto”.
E così, mentre la politica locale si prepara alla battaglia, il Comune solleva l’interrogativo: “cosa si cela dietro quella “zona rossa”? Quali segreti di Stato avevano oscurato il sogno di una città?” Intanto, per il momento resta da capire se e come il governo e il Demanio risponderanno alle richieste del Comune.
In merito alla “Cittadella dello Sport”, il sindaco Tranchida insieme all’Assessore allo Sport Barbara hanno aggiunto che «auspicando una rapida intesa in merito all’accordo economico per la cessione delle aree a nord della A29 tra il Demanio ed il presidente di SportInvest Antonini, previa intesa tra i vari Enti, il Comune di Trapani conferma l’impegno ad esaminare con attenzione un progetto così rilevante per il futuro dello sport cittadino e di valenza regionale, ribadendo al contempo il grande interesse dell’amministrazione per un’opera epocale che consentirebbe alla nostra Città ed alla Sicilia occidentale, di dotarsi di stadio e palasport tra i più moderni in Italia»