E’ stata presentata ieri nella Sala Pio La Torre, a Palazzo Reale a Palermo, sede dell’ARS, la collettanea poetica “Nel verso giusto – Sguardi di resistenza di poete siciliane”, Edizioni l’Arca di Noè di Ignazio Mario Nardone e Giovanna Fileccia. Un intenso pomeriggio di emozioni e condivisioni, inaugurato dai saluti istituzionali dell’On. Giuseppe Bica, componente della V Commissione legislativa permanente Cultura, Formazione e Lavoro dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha organizzato l’evento, seguendo l’iniziativa di Bia Cusumano, ideatrice dell’antologia poetica assieme a Stefania La Via.
Tra le autrici del testo erano presenti le poete: Cinzia Accetta, Liliana Arrigo, Margherita Biondo, Jana Cardinale, Rosa Maria Chiarello, Iolanda Cuscunà, Bia Cusumano, Giovanna Fileccia, Giuseppina Lauricella, Ornella Mallo, Giuseppina Mira, Adele Musso, Margherita Rimi. Il volume vanta la partecipazione di altre 14 poete: Rossella Caleca, Chiara Catanese, Marilina Giaquinta, Patrizia Giurleo, Ester Guglielmino, Maria La Bianca, Stefania La Via, Maricla Micale, Ester Monachino, Adriana Montalbano, Daniela Musumeci, Deborah Prestileo, Loredana Semantica e Francesca Traina. E proprio le poete assenti sono state rappresentate ieri dalle letture di Sonia Giambalvo, Francesca Marino e Antonella Giotti; gli intermezzi musicali sono, invece, stati curati dalla violinista Giovanna Ferrara.
L’opera poetica, che reca la prefazione della poeta Anna Maria Bonfiglio, nasce dalla volontà e l’impegno di creare una collettanea di testi composti esclusivamente da donne siciliane impegnate nel sociale, ognuna con il proprio timbro autorale, la propria visione, la propria esperienza di vita e anima.
Le autrici, sono poete di quasi tutte le province della Sicilia: un coro per alzare la voce su tematiche sociali scottanti ed attuali.
Il volume non costituisce, tuttavia, una raccolta femminista né un insieme di elaborati che toccano esclusivamente le ragioni della questione femminile, ma contiene gli sguardi di tante autrici che attraversano le varie emergenze sociali e personali di un’umanità che si scontra con le ingiustizie e la violenza. In particolare, nel testo vengono affrontati i temi della discriminazione, dell’emarginazione, dell’invisibilità, dell’emigrazione, della guerra e delle donne tra violenza e resilienza. Il tutto in una sorellanza di parole, pensieri, abbracci, sorrisi e lacrime che cementano il potere femminile e, come ha specificato ieri Bia Cusumano, dimostrano con orgoglio che la cultura non ha colore politico.
Anche ieri è stato dato vita a una sorta di lettera aperta di piena partecipazione all’odierna realtà nella considerazione che, nonostante decenni di progressi, l’umanità non ha ancora raggiunto quel processo globale fatto di opportunità, libertà e diritti. Un impegno nella società civile che parte da donne siciliane nella convinzione che, unendo le proprie voci e facendo leva sulle rispettive esperienze, potranno riuscire ad amplificare la portata e l’impatto di un messaggio universale.Ha moderato i lavori ieri la giornalista Jana Cardinale.