Morti sul lavoro, 2024 drammatico: la Provincia di Trapani è prima in Sicilia e 11ª in Italia

Claudia Marchetti

Morti sul lavoro, 2024 drammatico: la Provincia di Trapani è prima in Sicilia e 11ª in Italia

Condividi su:

martedì 14 Gennaio 2025 - 06:38

Nel 2024, l’Italia ha registrato 1.000 vittime sul lavoro, con un incremento rispetto al 2023 (968). Le morti più frequenti si riscontrano nel settore delle costruzioni (147 vittime). Tra i lavoratori stranieri, il rischio di infortunio mortale è più del doppio rispetto agli italiani, con 164 vittime straniere. La fascia di età più colpita è quella tra i 55 e i 64 anni. A fine novembre, le regioni con un’incidenza infortunistica più alta (zona rossa) sono Basilicata, Valle d’Aosta, Umbria, Campania, Sardegna e Sicilia. Le denunce totali di infortuni sono stabili, ma le attività manifatturiere restano il settore con il maggior numero di incidenti. Inoltre, i lavoratori ultrasessantacinquenni e quelli più anziani sono ancora i più vulnerabili.

Sono soprattutto i cantieri a uccidere (147 le vittime). E ancora, come nel passato, i lavoratori stranieri fanno rilevare un’incidenza infortunistica ben superiore alla media nazionale. Bisogna proteggere in modo molto più efficace i lavoratori stranieri, come è evidente dai dati emersi a livello nazionale e locale, lavorando sulla formazione per superare le frequenti difficoltà legate alla comprensione della nostra lingua e a un background culturale molto diverso. L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre ha reso noti alcuni dei più significativi passaggi dell’ultima dettagliata analisi dell’emergenza realizzata dal proprio team di esperti.

Per quanto concerne la Provincia di Trapani, questa è all’11° posto con 7 casi di morti sul lavoro con un’incidenza tra gli occupati del 57,1% su 122.574 occupati e prima tra le province siciliane. Ci sono più casi al sud che al nord, ma la situazione è comunque spalmata in tutta Italia. Al 1° posto c’è Potenza, seguita da Aosta e Isernia. In Sicilia dopo Trapani si contano Agrigento con 6 casi, Caltanissetta con 3, Palermo con 16, ma più bassa rispetto alle altre città siciliane per via del maggiore numero di occupati, Siracusa con 5, Messina con 8 casi. In fondo alla classifica Ragusa con 3 morti sul lavoro ed Enna a quota 0. A finire in zona rossa a fine novembre 2024 con un’incidenza superiore al +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 31,0 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono Basilicata, Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Campania, Sardegna e Sicilia. In zona arancione: Molise, Puglia, Emilia-Romagna e Calabria. In zona gialla: Liguria, Abruzzo, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. In zona bianca: Veneto e Marche.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta