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Trapani torna cantiere aperto: recupero di strade, mura e Belvedere

Il Comune di Trapani sta attraversando una fase di trasformazione urbana grazie a una serie di interventi finanziati con i fondi del PNRR, destinati a rinnovare il volto del centro storico. Gli interventi, che comprendono il ripristino del basolato storico di Via Botteghelle, Via Cucuzzella e Via Sant’Anna, il recupero delle mura di Tramontana e la riqualificazione del Belvedere, sono sicuramente un segnale positivo di attenzione verso la città e il suo patrimonio storico. Ma a che punto è davvero Trapani nel suo processo di rigenerazione urbana? E, soprattutto, questi lavori rappresentano davvero una crescita sostenibile e condivisa per i trapanesi?

Il progetto, che si inserisce nel più ampio ambito di rigenerazione urbana finanziato dal PNRR (per un totale di oltre 2 milioni di euro), promette di ridare lustro a vie storiche e angoli suggestivi della città. Il ripristino del basolato di strade come Via Botteghelle e le opere di rinnovamento delle reti fognarie e idriche sono certamente interventi che, a lungo termine, miglioreranno la vivibilità del centro cittadino. In un’epoca in cui il turismo è uno dei settori trainanti per le economie locali, migliorare l’accesso ai luoghi più caratteristici, come le mura di Tramontana, il Belvedere e il Vico Serraglio, è una buona mossa strategica. La creazione di un collegamento diretto tra il centro storico e il mare, insieme alla valorizzazione delle scalinate e degli spazi pubblici, ha il potenziale per attrarre nuovi flussi turistici, offrendo anche una fruizione più agevole dei luoghi più iconici della città.

Tuttavia, il piano di interventi solleva anche alcuni interrogativi e perplessità. Il rischio, più volte sottolineato dai cittadini, è che dietro a un’apparente valorizzazione delle aree storiche ci possa essere un progetto che, pur ben intenzionato, rischia di non rispondere appieno alle esigenze della comunità. In un Comune che da tempo combatte con una rete infrastrutturale vetusta e carente, la qualità dei lavori e la durata degli stessi rappresentano un’incognita. Per quanto importanti siano i fondi ricevuti, sarà fondamentale che gli interventi non si limitino solo a un’operazione di facciata, ma che vengano accompagnati da un miglioramento generale dei servizi e della qualità della vita. Non meno importante è il monitoraggio continuo sull’esecuzione dei lavori, che deve avvenire con trasparenza. Non possiamo dimenticare che Trapani ha già vissuto, negli anni passati, interventi che hanno suscitato dubbi sulla gestione delle risorse e sull’efficacia dei risultati, con tanti cantieri avviati ma mai conclusi. La promessa che i lavori si concluderanno entro maggio 2025, prima della stagione estiva, è un obiettivo che va rispettato. L’Amministrazione Tranchida dovrà essere particolarmente attenta nel monitorare e nel dare continuità ai progetti portati avanti negli ultimi anni.

redazione

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