È stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini per 13 persone coinvolte nell’operazione condotta a Alcamo e Calatafimi Segesta, sotto la direzione della DDA di Palermo e con il supporto della polizia di Trapani. Le accuse nei confronti degli indagati spaziano dall’associazione mafiosa all’estorsione, dallo spaccio di droga al traffico di influenze, oltre a violazione del segreto d’ufficio e possesso illegale di armi. Tra i tredici indagati nell’operazione Eirene, avviata nel settembre scorso, figurano anche due ex protagonisti della politica alcamese, ovvero l’ex senatore del PD Antonino Papania e l’ex vice sindaco e assessore Pasquale Perricone.
Entrambi hanno avuto un ruolo centrale nella politica locale per oltre 25 anni. L’avviso di conclusione delle indagini giunge quasi contemporaneamente al ricorso presentato in Cassazione dai difensori Vito Di Graziano, Saro Lauria, Giuseppe Benenati e Valerio Spigarelli (del Foro di Roma), a favore di Papania e Perricone. I due ex politici sono accusati solo di voto di scambio politico-mafioso (art. 416 ter). Il ricorso è stato depositato dopo che il Tribunale del Riesame di Palermo, lo scorso ottobre, aveva respinto le istanze difensive per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.