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Peralta: “Organizzare eventi in Provincia di Trapani è una sfida. Un sogno? I grandi concerti”. VIDEO

E’ uno degli organizzatori più floridi di Marsala e della Provincia di Trapani e patron del Premio 91025, Filippo Peralta racconta anni di attività per la cultura e lo spettacolo che da Capo Boeo si è estesa – grazie alla sua Peralta Production – ad altre realtà trapanesi, arricchendo i cartelloni estivi e non anche delle Isole Egadi.

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Peralta, come è nata la passione, prima di tutto, per l’organizzazione di eventi?

Sono 20 anni che faccio questo lavoro in varie parti della Sicilia, inizialmente con altre associazioni e realtà. Man mano ho cercato di rafforzare la mia rete di contatti e ogni anno riesco a proporre iniziative sia culturali che di intrattenimento o eventi legati alla tradizione popolare o alla valorizzazione dei prodotti tipici di un territorio.

Da fondatore del Premio 91025 Città di Marsala, che poi ha trasportato in altre città trapanesi, ha conosciuto tante storie dietro le eccellenze premiate. Da cosa è rimasto colpito e perchè realizzare un riconoscimento così strutturato?

E’ usuale attribuire riconoscimenti a personaggi che hanno avuto una certa risonanza mediatica, penso ad un imprenditore che ha creato una idea valida e funzionale o a un artista famoso. Ma ci sono tante altre attività nei nostri territori, in ambito culturale, sociale, ecc. e da qui ho pensato che fosse giusto dare a queste personalità il giusto tributo per le loro attività, credo sia una cosa giusta da fare, al di là di quello che possono fare le amministrazioni pubbliche. Da qui ho cercato di creare una kermesse chiamando a raccolta coloro che si sono distinti su vari campi, sia chi è meno conosciuto ma ha fatto bene per la sua comunità, sia chi è più pubblicamente noto. Un mix che ha creato sempre tante emozioni sul palco. Quando io, qualche mese prima dell’evento, mi presento a chi viene premiato, vedo nei loro occhi grande emozione: sono loro che fanno un regalo a me.

Da qualche anno ha ridato vita, colore e musica a tutte le tre isole Egadi. Come è nata questa sinergia?

Nel 2017 si è costituita nuovamente la Pro Loco Isole Egadi e il presidente Massimo Saladino mi ha contattato per una consulenza su cosa fare a livello culturale. Abbiamo iniziato come prova e non ci siamo più fermati, con progetti che tendono a valorizzare il patrimonio delle Egadi, rispettando la mission della Pro Loco. Abbiamo coinvolto musicisti, artisti, scrittori, ci siamo occupati altresì di eventi natalizi. E’ complesso organizzare eventi alle Egadi, per questione più che altro di logistica, ma grazie al coinvolgimento dei commercianti dell’isola, stiamo facendo un ottimo lavoro. Quando mi vedono mi chiedono sempre quando si organizza qualcosa, questo è un grande attestato di stima.

Come Peralta Production organizza diverse rassegne letterarie. Quali saranno i prossimi impegni

Devo ringraziare la collaborazione della giornalista Jana Cardinale con cui da anni portiamo avanti diversi incontri con l’autore in location suggestive. Penso a quella organizzata alle Saline Genna in estate. Il prossimo anno proseguiremo su questo fronte, intanto ci godiamo domenica 29 alle 18, al Teatro Impero, lo spettacolo Alessio Piazza che porterà in scena il reading di Andrea Camilleri “Il Grande Circo Taddei”. Con l’attore e regista marsalese ci saranno i concittadini Marcella Favilla, Vittorio Pellegrino e Matteo Pipitone.

Lei lavora anche con le Amministrazioni comunali, perchè la logistica degli eventi è strettamente legata alle PA.

Ancora oggi è un approccio difficoltoso. Mi sforzo da anni a spiegare che gli eventi vanno organizzati tutto l’anno, perchè se sono di qualità portano un giro economico per ristoratori, albergatori, ecc. Quindi sì, in estate c’è un flusso turistico maggiore ma bisogna pensare in una logica di destagionalizzazione. Quando pensiamo che si taglia un nastro per l’inaugurazione di un evento, bisogna ricordarsi che dietro c’è una macchina organizzativa a 360° che va rispettata. Dico sempre alle amministrazioni di affidarsi a professionisti del settore perchè le manifestazioni possono proseguire nel tempo, anzi, questo è l’obiettivo.

Ha iniziato a Marsala, qui ha organizzato i primi eventi strutturati. Considerato che il sindaco Massimo Grillo svolge tanti incontri tematici, è stato mai coinvolto in tal senso dall’Amministrazione lilybetana?

In verità no, non sono stato mai cercato da quest’ultima Amministrazione. Non so se c’è un tavolo tematico in cui sono coinvolti altri soggetti. Io faccio sempre le mie proposte, alcune vengono accettate ed altre no ma fa parte del ‘gioco’. Quello che però necessita alla mia categoria è sicurezza e garanzia delle scelte, perchè organizzare un evento significa mesi e mesi di pianificazione quindi la risposta positiva deve essere data in largo anticipo, a volte gli uffici comunali sono presi da tante pratiche e ci sono difficoltà. Forse sono servizi che dovrebbero essere svolti da esterni. Chi organizza – posso essere io, altri o gente che viene da fuori – si lamenta spesso perchè resta in attesa per troppo tempo. Mi auguro che in futuro si possa andare in una direzione di fattiva collaborazione. Io sono sempre ben lieto di dare il mio contributo.

Chi organizza eventi pensa sempre al successivo e sempre più grande. Qual è il suo sogno?

Indubbiamente quello di non prendere un aereo per vedere un grande concerto o prendere l’auto per andare dall’altra parte della Sicilia. Stiamo a guardare Taormina, Messina, Catania, mentre qui in Sicilia Occidentale stiamo a guardare. Questo mi dispiace tantissimo perchè negli anni ’90 il nostro Palazzetto dello Sport ha visto concerti di tutto rispetto. Perchè alla Valle dei Templi vengono i big della musica e al Parco archeologico no? Bisognerebbe lavorare in tal senso.

E se vogliamo pensare ad un nome da portare in questo territorio?

A mio gusto ad esempio mi piacerebbe assistere a un concerto di Eros Ramazzotti…

redazione

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