Categorie: AperturaApertura homeCronacaPalermoPoliticaRegioneSanità

Donna morta in ospedale a Palermo, assessore Volo manda gli ispettori. Dure le opposizioni: “Stanno demolendo il Servizio Sanitario Nazionale”

Un sopralluogo urgente all’ospedale Ingrassia di Palermo sarà effettuato già nelle prossime ore dagli ispettori incaricati dell’assessorato regionale alla Salute. L’obiettivo dell’attività di verifica, avviata dal dipartimento per le Attività sanitarie, è quello di identificare le condizioni nelle quali si è verificato il decesso di una paziente di 76 anni, rilevando eventuali responsabilità. La donna era rimasta per diversi giorni in barella al Pronto Soccorso, a causa della carenza di posti letto presso la struttura. Dopo alcuni giorni avrebbe contratto un’infezione, rivelatasi poi fatale.

«L’assessorato – dichiara l’assessore Giovanna Volo – a seguito di questa notizia di cui siamo ovviamente molto dispiaciuti, ha subito disposto un’ispezione per comprendere quali siano state le difformità organizzative che hanno determinato per l’anziana donna un protrarsi del ricovero in astanteria e l’impossibilità di un ricovero in degenza ordinaria o in terapia intensiva. L’autopsia chiarirà le cause del decesso. È evidente, però, che fatti ed episodi come questi non solo ci addolorano, ma ci allarmano per tutto quello che riguarda la gestione dell’assistenza sanitaria ospedaliera, specialmente nel periodo delle festività. Cercheremo di capire quali siano state le cause che hanno determinato questo sovraffollamento, per individuare delle possibili soluzioni da applicare intanto con urgenza».

La vicenda ha riportato al centro del dibattito i problemi della sanità siciliana, con cui quotidianamente si misurano utenti e personale degli ospedali pubblici dell’isola.

Dura presa di posizione da parte dei rappresentanti delle opposizioni. “Sembra una notizia arrivata da una favela ma invece è accaduto a Palermo”, afferma l’onorevole Roberta Schillaci (vicecapogruppo M5S all’Ars). Ida Carmina (M5S) afferma: “Ancora una volta abbiamo un caso di morte che lascia sgomenti. Ormai, nonostante le nostre reiterate denunce, con troppa frequenza negli ospedali siciliani, ci sono ritardi ed inefficienze gravissime, che determinano danni anche letali ai cittadini. Mi chiedo come possa una donna anziana e con diverse patologie gravi, oncologica e con pacemaker, essere abbandonata su una barella in un corridoio del pronto soccorso per 8 giorni. E’ inaudito ed inaccettabile ed è segno del degrado in cui versa la Sanità siciliana, in cui gli ospedali, in questo caso l’Ingrassia di Palermo non garantiscono il diritto a cure tempestive né livelli minimi di assistenza”. Per la parlamentare pentastellata “il problema è eminentemente politico e riguarda precise scelte e responsabilità del Governo Meloni e del Governo siciliano Schifani che stanno demolendo il Servizio Sanitario Nazionale. In questa finanziaria avevamo chiesto un aumento di risorse nella Sanità Pubblica di oltre 5 miliardi. Il Governo Meloni ha preferito finanziare 7 miliardi in più di armi. Invece di concentrarsi sull’autonomia differenziata, o su come aumentare gli stipendi di ministri e sottosegretari, pensino a garantire il diritto alla salute dei cittadini e mettano in campo azioni decise per evitare il crollo dell’assistenza e dell’intero servizio sanitario regionale a oggi ai minimi termini”.

redazione

Condividi