Alle prese con il primo campionato di Serie A2 della propria storia, ma non chiamatela matricola. È questo il mantra con cui il Futsal Mazara sta affrontando questa stagione. A confermarcelo è il presidente gialloblu, Filippo Maggio: “In questa stagione fin qui siamo andati spesso alla ricerca di un equilibrio, per capire un po’ cosa voler fare da grandi. La società a inizio campionato non è stata chiara negli obiettivi perché non avevamo un obiettivo ben preciso se non quello di fare bene gara per gara”. E così nelle scorse settimane il presidente ha sentito l’esigenza di dare un obiettivo ai suoi ragazzi: “Ancora la matematica ci permette di raggiungere il quarto posto nel girone d’andata, che ci qualificherebbe per la Coppa Italia, un torneo che dà più lustro dello stesso campionato. Andare alla Final Four ti consente di confrontarti con squadre di tutta Italia, non solo del nostro girone”.
Il numero uno del club mazarese non sempre è stato soddisfatto di quanto visto sul parquet fin qui: “A volte i ragazzi – prosegue il presidente – mi hanno dato l’impressione di non avere coscienza delle proprie forze. La squadra secondo me ha meno punti di quelli che merita. Non è una rosa allestita per stare in bassa classifica o puntare a una semplice salvezza. Matricola sei quando mantieni soltanto il gruppo dell’anno scorso e punti a salvarti. Nel mercato di giugno però sono arrivati 5-6 elementi da Serie A2. Il gruppo può giocarsela con tutti, chi viene a Mazara deve dare il massimo perché l’impegno della società è abbastanza importante. Giusto per ognuno prendersi le proprie responsabilità, senza stress eccessivi. Tutto il gruppo deve credere di poter dare di più”. La tirata d’orecchie non è rimasta inascoltata, nell’ultima gara contro il Città di Acri, Joao ha messo a segno un poker: “Veniva da una trentina di gol lo scorso anno col Mascalucia. Quest’anno lo vedevamo un po’ leggero nelle marcature e abbiamo preteso un po’ di cazzimma in più. Secondo me siamo al 70% delle nostre forze, nel girone di ritorno possiamo crescere”. E così, guai ad accontentarsi: “Non è la nostra filosofia. A gennaio proveremo a fare un acquisto, mentre in uscita non faremo grossi movimenti. La gara di Castellana sarà decisiva da molti punti di vista. Non fare punti significherebbe abbandonare il sogno Coppa Italia e fallire il primo obiettivo. Ma se andassimo a vincere ci giocheremmo il tutto per tutto con il Canicattì”.
Gli Scafazzati, come sono soprannominati, sono sempre accompagnati dalla grande spinta dei tifosi: “Quest’anno sento di più il peso del pubblico. Abbiamo perso qualche unità, ma adesso la gente paga e pretende di più. È tutto collegato. Per questo voglio che anche i ragazzi si prendano le proprie responsabilità. Grazie agli ultras abbiamo il sesto uomo in campo. Penso che qualche partita l’abbiamo vinta grazie a loro, chiunque venga qui ha la difficoltà del fattore campo”. La classifica al momento vede il Futsal Mazara al sesto posto: “Avremmo meritato almeno quattro punti in più e saremmo lì a giocarcela con le prime. La sconfitta di Messina all’esordio mi ha fatto arrabbiare più di tutte, l’avversario era molto indietro ma forse c’è l’attenuante della prima gara. La partita sembrava in pugno, eppure… E poi la gara di Sammichele, condizionata pesantemente dall’arbitro”. Dando uno sguardo al torneo è lampante che “il campionato è molto equilibrato, le prime due in classifica possono fare tanto. Tutte sono raggruppate nel giro di pochi punti, non c’è la Cenerentola o la squadra materasso. Penso che Soverato e Canicattì nel girone di ritorno saranno irraggiungibili per la vetta, faranno grandi acquisti. Vogliamo comunque provare a restare agganciati alle prime tre, poi si vedrà”. Per quel che riguarda gli obiettivi, il presidente non si nasconde: “Il nostro obiettivo è accedere alla Coppa e fare almeno i play off. Il campionato? Penso se lo giocheranno Soverato e Canicattì”.